F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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V PER VENDETTA
KING KONG
BATMAN BEGINS

LA MARCIA DEI PINGUINI
MALEDIZIONE DEL CONIGLIO
LA SPOSA CADAVERE
LA VENDETTA DEI SITH
DOMINO
LA TERRA DEI MORTI VIVENTI

LA FABBRICA DI CIOCCOLATO
I FRATELLI GRIMM...
BROKEN FLOWERS
I FANTASTICI QUATTRO
THANK YOU FOR SMOKING

MADAGASCAR

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"sembra un film poco riuscito di Carpenter, e invece è... Romero"

 

 

Un vigilantes sfugge al controllo del magnate che regge le sorti dell'ultima metropoli terrestre, cinta d'assedio dall'orda degli zombi e chiama a raccolta una squadra che gli riporti un super-mezzo d'assalto... Pompatissimo alla sua uscita da un po' tutta la critica (forse per farsi perdonare le sviste madornali degli esordi del Maestro) "La Terra dei Morti Viventi", quarto capitolo della -per ora- esalogia sugli  ZOMBI  di George A. Romero, è -in fin dei conti- un film di poco conto. Non fosse per la valenza politica che come sempre per l'autore de  LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI  è ben chiara e palpabile, potremo anche dimenticarcelo facilmente. Peccato, perché era da  IL GIORNO DEGLI ZOMBI  (un film che si giovava delle atmosfere che difettano in questo epigono) che l'autore non trovava i fondi per riprendere in mano le sue "creature". La metafora dei fuochi d'artificio che "distraggono" i morti trova il suo ovvio parallelo con le tele-utenze rincoglionite davanti agli schermi televisivi, impegnate dietro al vuoto pneumatico mentre la politica e il potere in genere fa carne morta dei diritti sociali fondamentali (il protagonista avrà a dire: "io sto cercando un mondo dove non vi siano barriere!") salvano il film dalla totale débacle. Qui, l'umanità ancora vivente, divisa in classi sociali (i soliti "poveracci" costretti a vivere alla bene e meglio e "riccastri" arroccati a fortezza) dovrà vedersela con una naturale evoluzione della specie-zombie. Per il resto, il film si riduce ad un brutto film di Carpenter tingendosi di action (peraltro già presente nei precedenti capitoli, seppur in forma più annacquata) e facendo sì che l'horror si perda un po' per strada. I trucchi risentono di un digitale troppo evidente (grandguignol annacquato in tinte marron) tant'è che si rimpiangerà l'artigianalità cruda di Tom Savini, qui nell'immancabile cameo. Di contorno: Asia Argento, alla quale Romero affibbia il ruolo... della puttana. [FB]

 

[LAND OF THE DEAD] di J. A. ROMERO, CON D. HOPPER E A. ARGENTO, FANT, USA, 2005, 93', 2.35:1