F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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LAPUTA CASTLE IN THE SKY
GROSSO GUAIO A CHINATOWN
ALIENS SCONTRO FINALE
HIGHLANDER
SPERIAMO CHE SIA FEMMINA
THE HITCHER

IL NOME DELLA ROSA
LA MOSCA
MANHUNTER
FROM BEYOND
VELLUTO BLU
DAUNBAILò
IL COLORE DEI SOLDI
STAND BY ME
IL CAMORRISTA

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"prodotto spurio del connubio King-Carpenter, un piccolissimo cult a tema macchine assassine"

 

 

Una gang che costringe i ragazzi a scommettere (e perdere) le proprie auto sportive in corse clandestine dovrà fare in conti con un misterioso pilota che compare dal nulla alla guida di una rombante fuoriserie... Prodotto spurio del connubio King-Carpenter e passato alla storia con il nome di  CHRISTINE  con qualche spizzico anche del precedente  LA MACCHINA NERA  Trattandosi di filmaccio figlio degli anni '80, gli ingredienti ci sono tutti: la band scalcinata di badboys comandata dal cattivone di turno (Nick Cassavetes) la bella squinzia (Sherylin Fenn) che qui non indosserà il tradizionale golfino rosa solo in virtù dell'alta stagione, il giovane simpatico (Charlie Sheen) ritornante in questo caso "(Il) Replicante" che torna per brama di vendetta, lo sceriffo che sbattendo la testa sul paranormale è costretto controvoglia ad accettarlo. La cornice non è da meno in fatto di assoluta non-credibilità: la "cittadina" dove si svolge la storia è praticamente costituita solo da un'officina (che salterà in aria in una delle sequenze migliori) e una tavola calda, e i suoi abitanti sembrano tutti teen-ager scavezzacollo che oziano al sole e si danno a scorribande. L'auto del vendicatore in tuta da pilota di rally si para davanti ai competitori facendoli saltare letteralmente in aria, per poi rimaterializzarsi e continuare il computo-vittime. La sua identità segreta è in realtà un segreto di pulcinella che s'inizia ad intuire anche fin troppo presto, ma è interessante che forse qui il diavolo non c'entri, ma da alcuni elementi si potrebbe intuire un assist da un altro mondo, come avveniva in un altro film del già citato John Carpenter, ovvero  STARMAN  Certo, questa pellicola è poca cosa al confronto con i prototipi, ma è tanto ingenua e scarna da rivelarsi anche un buon passatempo. Forse è anche considerabile un piccolissimo "cult" e può aggiungersi ai due titoli citati nel sottogenere delle "macchine assassine". [FB]

 

[THE WRAITH] di M. MARVIN, CON C. SHEEN, S. FENN, N.  CASSAVETES, HORROR, USA, 1986, 89', 1.85:1