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LAPUTA CASTLE IN THE SKY
GROSSO GUAIO A CHINATOWN
ALIENS SCONTRO FINALE
HIGHLANDER
SPERIAMO CHE SIA FEMMINA
THE HITCHER

IL NOME DELLA ROSA
LA MOSCA
MANHUNTER
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VELLUTO BLU
DAUNBAILò
IL COLORE DEI SOLDI
STAND BY ME
IL CAMORRISTA

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"le fondamenta solidissime e la caratterizzazione di Connery danno un colpo di spugna ai difetti"

 

 

Un frate francescano noto per lo straordinario acume e il suo novizio giungono in un monastero del nord Italia per indagare su una serie di morti che sembrano legate al possesso di un fantomatico libro proibito... Dalla trasposizione del super best-seller di Umberto Eco era lecito attendersi qualcosa di più. Forse la non felice scelta di affidare la regia al francese Jean-Jacques Annaud (del resto i cineasti di casa nostra erano "momentaneamente assenti"...) incapace di imprimere alla pellicola un taglio che vada oltre il televisivo e di scialacquare la solennità e la potenza evocativa della parola scritta (quando entra la voce over cozza inevitabilmente con la premura con la quale si consuma l'introduzione alla scena e già si passa ai dialoghi). Anche la stessa parata di "freak" appare eccessiva, ridondante e al fine poco credibile: Slater e soprattutto Connery paiono piombati lì da un altro pianeta. Se l'intenzione dell'autore dietro la mdp era quella di ritrarre un monastero popolato di mostruosità e demoni (la stessa ragazzina ninfomane, pur nella sua avvenenza, pare come vomitata da qualche anfratto infernale) direi che l'obbiettivo è stato colto in pieno. Senza tirare in ballo l'incredibile Ron Perlman/"Salvatore" che il make-up trasforma nel Quasimodo di Notre Dame de Paris: pare che la parte fosse stata inizialmente pensata per il caratterista Franco Franchi. Il fresco premio Oscar Murray Abraham è francamente sottoutilizzato e sprecato. La vicenda thriller poggia su fondamenta solidissime e assieme alla caratterizzazione del Guglielmo da Baskerville (nel nome-citazione sta tutto il riferimento alle attitudini deduttive di uno Sherlock Holmes ante litteram) fornita da uno Sean Connery in stato di grazia, danno il classico colpo di spugna ai difetti sopra riportati che così appaiono meno evidenti. Molto riuscita la sequenza nel labirinto del torrione e l'infernale epilogo, maelstrom con rogo annesso. [FB]

 

di J. J. ANNAUD, CON S. CONNERY, C. SLATER E F. M. ABRAHAM, THRILLER, IT/FR, 1986, 130', 1.85:1