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T R A I L E R

   
 

"celebratissimo film di Avati"

 

 

In quattro, dopo tanti anni, si ritrovano la sera di Natale intorno ad un tavolo, per spennare il pollo di turno... Famoso e celebratissimo film di Pupi Avati, "Regalo di Natale" a tratti sorprende effettivamente chi poteva attendersi un pallosissimo film su di una partita a poker. Lontani dagli echi de  LO SCOPONE SCIENTIFICO  altra pellicola italiana che ruotava intorno ad un gioco alle carte (al quale ovviamente si scommetteva forte) il buon Pupi orchestra il tutto come si trattasse di un giallo-thriller alla sua maniera. E non sono casuali le musiche fortemente mysteriche di un ispiratissimo Riz Ortolani, che qui raggiunge vette sublimi come non gli riusciva più da tempo. La "scrittura" è il punto-forza del film, al di la delle celebrate performance degli attori riuniti intorno al tavolo la notte di Natale: l'attore-feticcio di Avati, Gianni Cavina, ma anche Carlo delle Piane (premiato con la Coppa Volpi a Venezia, dove il film ebbe il suo battesimo) il solito Haber, e quel Diego Abatantuono che avrebbe poi goduto di maggior risalto sulla stampa e televisione, che ne avrebbero decretato la "nascita artistica" (a me però, il "terrunciello" piaceva...). Dimenticavo che della partita (è il caso di dirlo) faceva pure parte Luigi Montefiori, pure lui un attore che Pupi si è portato dietro dai suoi esordi orrorifici. Il film cresce poco alla volta, come la tensione, che conduce allo "scacco matto" che rivelerà il gioco che qualcuno ha voluto tenere segreto sino a lì: un colpo di scena decisamente inaspettato e perciò gradito. Delle Piane tratteggia abilmente questa figura dimessa, patetica, ma al tempo stesso rivelatrice di molte zone d'ombra. Se non ci si può non rammaricarci del fatto che Avati avrebbe poi seguitato per questa strada, lasciando perdere l'horror, non possiamo sottrarci dal dire che anche qui abbia diretto un bel film. [FB]

 

di P. AVATI, CON G. CAVINA, D. ABATANTUONO, C. DELLE PIANE, G. EASTMAN, DRAM, ITA, 1986, 105', 1.85:1