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T R A I L E R

   
 

"il film australiano spinge sul lato visivo, dipingendo un quadro surrealista di gran fascino"

 

 

Animalista newyorkeese si reca in Australia per la sua personale battaglia contro la mattanza dei canguri, incontrando il suo destino: una creatura animale non catalogabile che avrebbe già rapito un infante... "Un'economia basata sulla carne e sul sangue di animali ammazzati", neanche al primo colpo, anzi fatti soffrire "per essere squoiati vivi" (!!!) Non si va per il sottile anche nei dialoghi, come si può facilmente evincere. Russell Mulcahy, al quale fu commissionato poi  HIGHLANDER  spinge a fondo, avendo tra le mani una sceneggiatura piuttosto striminzita, anche e soprattutto sul fattore visivo: a volte pare di trovarsi dentro ad una tela surrealista di Salvador Dalì, con colori accesissimi che fanno sembrare il deserto austrliano come il suolo marziano. Quanto alla creatura evocata nel titolo originale, il "Razorback" è una sorta diirbido tra il cinghiale e... un demone infernale, a giudicare come la bestia non si fermi dinanzi a nulla, incassi pallettoni come niente fosse, e non solo resista alle catene ma, anzi, si porti via nella fuga l'intero caseggiato al quale si intendeva costringerlo. Se quella che inizialmente ci viene presentata come la potenziale protagonista (Hitchcock docet) deve fare i conti da subito con i rednek (che prima la molestano, poi tentano di violentarla) che come avrebbe poi chiarito in epoca recente uno come Greg McLean: "odiano gli stranieri", la vera minaccia per lei e il suo compagno sarà rappresentata dal mostruso essere la cui natura verra logicamente taciuta. Esponente -fra gli ultimi- del cosiddetto filone "Natura-Contro", tra cani a tre zampe, mattaoi nauseabondi, fumi e miasmi che si levano da crepe sul terreno come ferite aperte, creature mostruose vomitate dall'inferno stesso, trova spazio l'immagine solare di una bella biondina che si fa la doccia nuda, all'aperto. Barocco, eccessivo e disomogeneo, come per Gilliam, ha in questi difetti i suoi pregi. [FB]

 

[RAZORBACK] di R. MULCAHY, CON G. HARRISON, A. WHITELEY, HORROR, AUSTRALIA, 1984, 91', 2.35:1