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T R A I L E R

   
     

 

Giustiziato per i suoi presunti crimini dai genitori e arso vivo, ritorna negli incubi dei figli di questi ultimi. Il fatto è che ferite e strazi si ripercuotono nella realtà. La studentessa Nancy inizia a fare uno più uno e non presa sul seria dai coetanei (che finiranno MOLTO male) si troverà faccia a faccia con il suo incubo peggiore! Mentre è in uscita il remake di "Nightmare Dal Profondo della Notte", dal quale credo sia logico tenersi bene alla larga, è consigliabile piuttosto recuperare l'originale di Wes Craven: esempio di buon cinema di genere che pur senza brillare particolarmente ritaglia un'inedita (al tempo) figura di serial killer (from Hell) creando di fatto una nuova maschera demoniaca di sicuro impatto e destinata a restare. Robert England veste infatti i panni (una t-shirt a strisce rosse e nere) guanto uncinato (stupenda invenzione figurativa) e volto sfigurato di quella che è a tutti gli effetti una maschera tragica memore dei fasti di un Frankenstein e Licantropus. Tralasciando la scelleratezza dei numerosissimi sequel che ne hanno tradito totalmente lo spirito facendo di Freddy Krueger una macchietta che regala freddure di pessimo gusto alle sue vittime, declassandolo a sorta di cartoon violento. Un'ironia che è dilagata poi per oltre un ventennio rischiando quasi di uccidere il genere. Tornando a questo buon horror, il regista si inventa alcuni lazzi splatter assolutamente degni di nota (l'esordiente Johnny Deep "sparato" -dal letto- contro il soffitto) ma vive nei suoi momenti onirico-surreali (Salvador Dalì avrebbe apprezzato) i maggiori fasti: l'artiglio che si affaccia dalla vasca da bagno, i gradini gelatinosi, il telefono dalla lingua lasciva, maniglie prensili, le sequenze ambientate nella mefitica caldaia. Al di là di certe banalità è poi l'idea di fondo quella con il maggior potenziale fantastico: il dover restare sempre forzatamente svegli per non perire dilaniati dalle lame di questo babau dell'era reaganiana. [FB]

 

[ID] di W. CRAVEN, CON H. LAGENKAMP, J. DEEP E J. SAXON, HORROR, USA, 1984, 92', 1.85:1, VOTO: 8