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GUARDIA E LADRI
LUCI DEL VARIETà
ALICE NEL PAESE DELLE...
LA REGINA DELL'AFRICA
BELLISSIMA
UN TRAM CHE SI CHIAMA...
MIRACOLO A MILANO


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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"allestimento dell'operetta di Offenbach made in Powell-Pressburger, con la Shearer di Red Shoes"

 

 

Assistendo ad un balletto a Norimberga, il poeta Hoffmann si strugge per il suo amore impossibile per la prima ballerina, già di un altro uomo che egli vede come un vero e proprio demonio. Nell'intervallo, alla taverna, viene spinto dagli astanti a narrare tre storie nelle quali vi è sempre protagonista il suo ideale femminino: una bambola meccanica in quel di Parigi, una bellissima cortigiana in quel di Venezia che vuol tornare a riflettersi allo specchio, e l'incontro con una ragazza malata su un'isola greca, un'isola dei morti... Michael Powell di  SCARPETTE ROSSE  alza il tiro in fatto di "Cinema Puro" e allestisce l'operetta "I Racconti di Hoffmann" di Jacques Offenbach come fosse un "film vero". Come al solito colpisce il magistero dell'allestimento di scenografie più che il fatto che a livello tramico si compia quello che si potrebbe definire "meta-balletto", simile a quanto si poteva parlare di "meta-cinema". Ottima la versione in lingua italiana dell'epoca (almeno per i 2/3 essendo il terzo "racconto" in inglese) che premia l'impegno profuso dagli autori (con Powell sempre il fido Pressburger) pur rispetto ad alcune libertà che vengono qui prese rispetto all'allestimento originale, che vogliono tra l'altro la fiamma di Hoffmann passare dall'essere una cantante ad una ballerina. Nel primo "racconto"-allestimento (che è poi lo stesso che Leo Delibes ebbe per il suo celebre balletto "Coppelia") nel ruolo di "Spalanzani" troviamo Peter Korda: vecchio amico di Powell e produttore del suo mitico  IL LADRO DI BAGDAD  Di certo l'appeal del film può essere scarso per chi non mastica il birignao operistico (l'opera di Offenbach è pesantuccia, nonostante la celebre 'Barcarola') ma assistere ad un Powell-Pressburger a colori è sempre un'esperienza unica per chiunque. I numeri di danza di Moira Shearer sono sempre deliziosi e riportano ai fasti del capolavoro del '48 in cui la ballerina ebbe la sua vera gloria. [FB]

 

[THE TALES OF HOFFMANN] DI M. POWELL, CON R. ROUNSEVILLE, M. SHEARER, MUS, UK, 1951, 115', 1.35:1