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T R A I L E R

   
 

"Michael Myers incontra Callaghan"

 

 

Una ragazza fugge a un tentativo di rapina e incappa in un poliziotto grande come un armadio a due ante, ma anziché aiutarla la strangola. Al secondo caso in cui ci scappa pure la testimone oculare, s'inizia ad indagare intanto che la psicosi dilaga e i comuni cittadini iniziano a tremare ogni volta che avvistano un lampeggiante. In centrale si commenta sarcasticamente che chiunque voglia sparare ad un agente ha ora un'ottima scusa. Pare che dietro tutto ci sia un superpoliziotto, messo a suo tempo da parte dal "sistema"... Michael Myers incontra Callaghan. William Lustig, istigato dal regista Larry Coen qui in veste di produttore, torna, debitamente ripulito del gore più trucido dello sporco ma fondamentale  MANIAC  e pur perdendo per strada quella furiosa forza eversiva che impregnava quel suo folgorante esordio dietro la macchina da presa, allestisce una pellicola a metà strada tra il poliziesco e l'horror che ha un suo perché. Un film che si avvia come un thriller e sfocia nell'horror con questa naturalezza ci trova ben disposti anche ad accettare certe incongruenze e vuoti di logica altrimenti indigeribili (l'uomo, grande quanto un armadio e per di più orrendamente sfigurato non potrebbe certo passare inosservato, e invece sbuca fuori alla centrale di polizia come un babau dallo scatolotto). L'attore feticcio di Raimi, Bruce Campbell gioca una staffetta con Tom Atkins, ma il primo arriverà a mangiare il panettone pur sbatacchiato come al solito e a mollo con il taurino Robert Z'Dar con un cellulare blindato sulla zucca. Figlio degli anni '80, contiene perle come l'uomo annegato nel cemento armato estratto col martello pneumatico! Proprio per come il film per primo non si prende sul serio, risulta gradevole e a tratti spassoso. Efficace, il flashback sottolineato da un carillon scordato e rivissuto in sogno proprio dal "Poliziotto Sadico", dove si riaffaccia il William Lustig di sei anni prima. [FB]

 

[MANIC COP] di W. LUSTIG, CON T. ATKINS, B. CAMPBELL E R. Z'DAR, HORROR, USA, 1986, 87', 1.85:1