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"lo 'Sliding Doors' di Woody Allen: idea geniale, peccato l'abbiano già usata"

 

 

Alcuni commensali partendo da una dissertazione su come la vita possa essere considerata egualmente comica e tragica, si divertono a interpretare una stessa storia in due chiavi differenti: l'una brillante e comica, l'altra drammatica e sentimentale. Si parte da una ragazza bellissima, tragicamente single, che piomba nell'appartamento occupato da alcuni amici seduti a tavola. Questi si danno daffare per trovarle un uomo... Praticamente: lo "Sliding Doors" di Woody Allen, dove nella fattispecie si esplorano parallelamente due realtà parallele della stessa persona: una raggiante e solare (anche nelle parti drammatiche) Radha Mitchell, forse, proprio per l'indiscutibile avvenenza, non propriamente credibile nel ruolo della single che non riesce a trovare l'uomo giusto e che quando pure parebbe averlo trovato viene cornificata senza pietà. Will Ferrell si occupa invece del ruolo nato in fase di scrittura esattamente su misura del Woody attore, tanto ne riprende tik e manie. Quanto a Cloe Svigny la si sente affermare che ha avuto solo un uomo in tutta la vita, e allora la memoria vola inevitabilmente al pompino a Vinvent Gallo. L'idea alla base del sunto è geniale (pare sia di Kieslowski) peccato sia già stata usata nel 1998 trovando tra l'altro nella nostra Guinetta Paltrova una interprete più aderente. Vogliamo davvero credere che nella cività moderna esista realmente una donna che si innamora prima del musicista (classico, per giunta) che dell'uomo? Ci credeva Quarantini (ndr) ed evidentemente ci crede anche Woody Allen. "Hai voglia di venire? Incidono un quartetto di Bartok!", "ti ricordi che mi piace Bartok?!". See, buonanotte! Attendibilità zero, proprio. Fortuna che poi il copione le fa dire: "trovo le parti concitate... un po'... agghiaccianti...". Un Allen lontano dalle sue corde e pure dalle mie: l'andamento è schizofrenico e l'impressione è di trovarsi dinanzi ad un vero pasticciaccio, a tratti quasi irritante. [FB]

 

[ID] di W. ALLEN, con R. MITCHELL, W. FERRELL. C. SEVIGNY, SENTIMENTALE, USA, 2004, 105', 1.85:1