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MILLION DOLLAR BABY
SE MI LASCI TI CANCELLO
2046
PRIMO AMORE

IL SEGRETO DI VERA DRAKE
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THE WOODSMAN
THE AVIATOR
THE ASSASSINATION
FORESTA PUGNALI VOLANTI
KING ARTHUR

FERRO 3
LA SAMARITANA
RAY

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

Ci troviamo nel Regno Unito, anno 1950 e dintorni. Vera Drake è una donna premurosa con tutti che vede il suo altruismo andare di pari passo con la sua felicità interiore. Le sarà fatale. Mike Leigh inscena un solidissimo dramma che colpisce per intensità e sobrietà in forza del rigore tipico dei migliori cineasti britannici. Eleganti movimenti di macchina e una colonna sonora all'insegna della discrezione seguono a pié pari il percorso di una sceneggiatura efficace, dove la ricostruzione d'epoca e la caratterizzazione dei personaggi che gravitano intorno alla protagonista (tale Imelda Staunton) risultano ineccepibili a tal punto che dopo pochi minuti già ti sembra di conoscerli sinceramente a fondo e provare reale simpatia per loro. La commozione si farà spesso apprezzare, anche per lo spettatore dalla lacrima non facile. E nemmeno mancheranno divertite divagazioni, quali: i siparietti tra cognato e moglie, le ripetute cene per maritare l'imbranatissima primogenita e la dichiarazione d'intenti dell'allampanato pretendente dinanzi al futuro suocero. "Vera Drake" è soprattutto un film politico, che prende posizioni chiare nella cattolicissima Inghilterra di mezzo secolo. Se l'attività segreta (celata perfino ai familiari) di Vera è frutto di una bontà d'animo che trova radici nelle umili origini, lo strato più opulento della società avrà piena legittimazione ad esercitarla come meglio crede. Più che la cattiveria in sé delle persone, a farla da padrone è la cecità dei codici (morali e legislativi): il mettere in mostra tutta la meschinità di un sistema giudiziario basato su leggi obsolete che finisce per punire i più deboli trascurando le altrui responsabilità o comunque ostentando il suo strabismo. Leone d'Oro a Venezia nel 2004. Quel che toglie a quest'opera lo status di capolavoro è la parentesi processuale, superflua e purtroppo scontata. [FB]

 

[VERA DRAKE] di M. LEIGH, con I. STAUNTON, P. DAVIS, DRAMMATICO, UK, 2004, 125', 1.85:1, VOTO: 8