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T R A I L E R

   
 

"spaccato di storia di Hollywood attraverso il disincantato sguardo dello sceneggiatore di Welles"

 

 

Costretto col gesso, sceneggiatore idealista detta alla sua segretaria una storia i cui personaggi sembrano invero prelevati dal suo passato recente: tra ideali, politici e femminei traditi, e litigate coi boss della MGM... Si parla della nascita di un capolavoro, nella fattispecie  QUARTO POTERE  di Orson Welles. La ricostruzione è sontuosa e la storia si dipana per flashback, a tratteggiare la personalità di "Mank", al secolo Herman J. Mankiewicz. Felliniano l'incontro con l'attrice cui presta il volto la Seyfred (sopra una pira, montata per un film sugli indiani cattivi) vede l'incontro del Nostro con personaggi leggendari, tipo il vanesio "Mayer" della "Metro Gold" che chiede alle maestranze di sacrificarsi privandosi di più della metà del salario in nome della "depressione" e in attesa della riapertura delle banche per volere di Rosswelt, la contestualizzazione che vede discutere ad un party della minaccia nazista, e dove egli spiega la differenza tra socialismo e comunismo ("il primo distribuisce la ricchezza, il secondo rende tutti ugualmente poveri"). Il tormentone della "povera moglie", lontana da Hollywood e costretta con "la prole", l'election-day americano del '34, il tradimenti dei suoi riferimenti (la Seyfred, la politica, i suoi capi). Infine lo scontro con Orson per la richiesta di essere nuovamente accreditato come sceneggiatore, contravvenendo con quanto inizialmente firmato. Si è detto che il film di David Fincher non avrebbe forse mai visto l'alba (come si dice dello scrittore protagonista, che di albe non ne ha mai viste amando l'alcool e di rimando riposare in coma etilico per buona parte del giorno) Notevoli le musiche herrmaniane, pure troppo sacrificate in seconda filma sotto i dialoghi incessanti. Gary Oldman si immedesima totalmente, e credo che la serata degli Oscar lo vedrà quantomeno in lizza. Regia di Fincher molto controllata e ottima costruzione nelle scene di ampio respiro. Da vedere. [FB]

 

[ID] DI D. FINCHER, CON G. OLDMAN, A. SEYFRIED, L. COLLINS, T. BURKE, BIO, USA, 2020, 130', 2.40:1