F A B I O B O R E L L I H O M E P A G E C I N E M A

F A B I O B O R E L L I H O M E R E C E N S I O N I C I N E M A T E M P O L I B E R O B I K E < 1 9 7 0 1 9 7 1 1 9 7 2 1 9 7 3 1 9 7 4 1 9 7 5 1 9 7 6 1 9 7 7 1 9 7 8 1 9 7 9 >			●●● CULT AMICI MIEI FANTOZZI LO SQUALO ALICE NON ABITA PIù QUI ROLLERBALL PROFONDO ROSSO LA DONNA DELLA DOMENICA SALò E LE 120 GIORNATE... IL DEMONE SOTTO LA PELLE TRILOGIA DEL TERRORE QUALCUNO VOLò SUL NIDO... BARRY LYNDON QUEL POMERIGGIO DI UN... PICNIC AD HANGING ROCK I TRE GIORNI DEL CONDOR COMIC THRILLER DRAMA T R A I L E R
	"forse il 'capolavoro' di Nando Cicero, con una Gloria Guida nudissima e una Podestà supersexy"
		Un uomo di famiglia ricca si dispera per il non avere un erede vista la sterilità della moglie. Le proverà tutte.. Probabilmente "Il Gatto Mammone" è il film più riuscito di Nando Cicero, vantando una sceneggiatura che volendo potrebbe avere interessato anche un Pietro Germi. E non è un caso che vi reciti il ruolo di protagonista proprio quel Lando Buzzanca che si era fatto notare per l'appunto nell'immortale DIVORZIO ALL'ITALIANA ritagliandosi poi nei primi anni '70 un posticino nel sottogenere delle "commedie sexy", "commedia erotica" sarebbe un dire improprio. Certo troviamo qui due femmine di razza superiore quali la matura Podestà (super sexy, anche nel ruolo della moglie siciliana del Nostro) e la rampante, giovanissima, Gloria "Glory Glory Halleluja" Guida. La seconda ovviamente ci delizierà nell'immancabile scena della doccia, che Cicero celebra con un nudo in 3/4 da urlo (la Guida aveva un culo monumentale). Un doccino -va detto- indimenticabile. Tornando alla storia e precisato che il titolo sarà anche un bel titolo ma è comunque avulso alla storia, dato che la mamma del protagonista manco si vede (si vede invece il padre che troneggia come un Atlante sulle note rossiniane della 'fine dei programmi RAI' in quegli anni) e di certo questi non è afflitto dal "complesso", abbiamo invece un uomo che non riesce ad avere un erede dalla moglie e che ne soffre parossisticamente. E qui entra in gioco a metà del metraggio la figura della Guidona nostra, che il protagonsita "sceglie" come madre surrogata (dopo aver rifiutato "l'aiuto" da parte di un'orrida concittadina) ovviamente attratto sessualmente (e chi non lo sarebbe) dall'avvenenza della "suffragetta" (in realtà ragazza madre) reclutatata in un convento. Qui la sceneggiatura ci rivelerà come le cose non siano proprio come pensavamo. La satira sul maschilismo tipico meridionale troverà compendio in un finale beffardo. [FB]
	di N. CICERO, CON L. BUZZANCA, R. PODESTà, G. GUIDA, COMMEDIA, ITALIA, 1975, 91', 1.85:1