F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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●●● ½               TV

I SAW THE DEVIL
A SERBIAN FILM
BLACK SWAN
LA CASA MUDA
CHERRY TREE LANE
CON GLI OCCHI DELL'ASSASSINO
AMER
SHUTTER ISLAND
BURIED
THE TROLL HUNTER
VANISHING ON 7TH STREET
LA MEUTE
THE WARD
L'ULTIMO ESORCISMO
DEVIL

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"una specie di lungo piano-sequenza dove la violenza è lasciata fuori campo"

 

 

Mentre ancora rimugina su una recente litigata, una coppia sposata viene assalita in casa da tre giovinastri. Subito immobilizzati, pensano a una rapina, ma gli assalitori conoscono il loro figlio temporaneamente assente contro il quale sembrano anche avercela parecchio a male. Ci mettono poco a realizzare che appena tornerà a casa lo uccideranno o lo stesso toccherà a loro. Non resta che sperare in un errore degli intrusi... "Cherry Tree Lane" è il domicilio dove si ambienta l'intera pellicola, ripresa (con camera anche fissa e posizionata nei punti più insoliti su modello di quel monello di Michael Hanecke) in una specie di lungo piano-sequenza attraverso una narrazione che si dipana in tempo reale (meno di un'ora e 10 minuti primi). Questo film inglese che tratta di uno degli incubi ricorrenti degli inglesi (la delinquenza minorile) si discosta però da  FUNNY GAMES  per l'evidenza degli intenti degli intrusi, chiara sin da subito. La verbosità (già dall'iniziale dissertazione che vedrà un beffardo contrappasso) si carica di un'eccessiva logorrea specie per bocca del capobranco (uno che domanda se ci sono porno nella videoteca domestica e poi decide di farlo lui) ma il regista è abile a movimentare la situazione prima che sia tardi. Vincente è la trovata di non mostrare sino all'ultimo l'oggetto del contendere, come del resto vincente è la scelta di tenere quasi tutta la violenza (o ultraviolenza) fuori campo, molto lontano dall'occhio dello spettatore: proposito che si estrinseca nell'aver optato per un formato panoramico che stride con il taglio volutamente stretto delle inquadrature. Se talune incongruenze potrebbero far sbottare lo spettatore [EVIDENZIA LO SPOILER] (la liberazione dell'istinto animale del capofamiglia privilegia la rappresaglia verso chi gli ha violato la compagna rispetto all'immediato soccorso al figlio) il finale in sospeso consegna addosso quel tipico retrogusto amaro haneckiano. [FB]

 

[ID] di P. A. WILLIAMS, CON R. BLAKE, T. BUTCHER, J. HUNTER, A. CHIN, THRILLER, UK, 2010, 74', 2.35:1