F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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●● ½               TV

I SAW THE DEVIL
A SERBIAN FILM
BLACK SWAN
LA CASA MUDA
CHERRY TREE LANE
CON GLI OCCHI DELL'ASSASSINO
AMER
SHUTTER ISLAND
BURIED
THE TROLL HUNTER
VANISHING ON 7TH STREET
LA MEUTE
THE WARD
L'ULTIMO ESORCISMO
DEVIL

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"l'operazione di dare credibilità al mito è relativamente riuscita"

 

 

Una troupe di giovani reporter pedina con la videocamera un presunto cacciatore di frodo cercando di coglierlo sul fatto. Il comportamento sospetto dell'uomo li porterà a uno scoop ben oltre il vile bracconaggio! I "Troll" rappresentano per i norvegesi quello che i "Sasquatch" e gli "Yeti" sono per l'Oregon e l'Himalaya: leggende talmente radicate nel territorio da travalicare il mito. "Troll Hunter" è una sorta di docu-film che mostrando le creature (computer grafica) riesce quasi a far credere allo spettatore che siano reali sul serio, nonostante la scelta (voluta) di mantenerne quell'aspetto ingenuamente naif che tutti ricordiamo nelle celebri illustrazioni dell'iconografia tradizionale e delle favole di Asbjornsen e Moe. L'operazione di dare credibilità al mito è sotto questo aspetto relativamente riuscita. Se il governo centrale ne vuole occultare la presenza, incolpando per i danni orsi e fenomeni atmosferici, alla giornalista che chiede conto del cumulo di carcasse rinvenute sotto al ponte il responsabile dell'area governativa afferma restando serio: "sono orsi russi che fanno scorte come gli scoiattoli" (!) abbiamo dall'altro lato la confessione del "cacciatore" che espone con dovizia di particolari al gruppo il suo lavoro. Il "Troll Hunter" potrebbe a prima vista ricordare il cacciatore di squali nel must di Spielberg, ma non è affatto compiaciuto del suo lavoro, anzi lo giudica "una merda". Animali predatori suddivisi in sottogruppi (Raglefant, Tusseladd, Rimtusse e... i Giganti!) ognuno con le sue caratteristiche e differente pericolosità, ma ugualmente letali alla luce (anche artificiale) che li fa calcificare o esplodere. Il film, con qualche momento di stanca, accarezza l'umorismo anche involontario ma almeno in un paio di scene (il primo troll, la scena nella grotta, il finale col gigante) sospendendo l'incredulità, dispensa meraviglia e divertimento. Fanno da sfondo paesaggi fiabeschi, nebbiose foreste e immancabili fiordi. [FB]

 

[TROLLJEGEREN] di A. OVREDAL, CON O. JESPERSEN, H. M. HANSEN, HORROR, NORVEGIA, 2010, 99', 1.85:1