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CENERENTOLA
GIUNGLA D'ASFALTO
I MISTERI DI HOLLYWOOD
PAURA IN PALCOSCENICO
VIALE DEL TRAMONTO
LA COSA DA UN ALTRO MONDO
EVA CONTRO EVA


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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"animazione così così in un film Disney che a tratti pare più un episodio di Tom & Jerry"

 

 

Cenerentola, finita per tragici giochi del destino a fare la serva in casa propria, sottomessa dalla matrigna che intende svilirne l'avvenenza per far sfigurare le orrende figlie. Mentre le sorellastre sono invitate al ballo alla reggia indetto dal principe, "come tutte le ragazze in età da marito", la povera è costretta in casa. Nemmeno la matrigna e sorellastre possono contro una fata che le permette di esaudire il suo desiderio... Animazione così così in un film Disney che a tratti pare più un episodio lungo di "Tom & Jerry", dove le canzoncine sdolcinate sono passate alla storia e sono oggi conosciute anche dai muri "I Sogni son Desideri" e "Bididi-Bobidi-Bu". Al di la di queste, la partitura è inutilmente chiassosa, connotata da scale di archi e rimbrotti di ottoni, davvero irritanti. Miele a ettolitri, con topini che cantano con le vocette velocizzate (alla "Alvin Superstar" per intenderci, e se la colpa è del doppiaggio italiano non ci sarà pena peggiore del trapasso di ritrovarsi a doppiare scarafaggi infernali ad oltranza, a trapasso avvenuto) e passerotti che cinguettano allegramente. Sul fronte opposto: un gatto tratteggiato con caratteri sgradevoli, una "brutta bestia cattiva" che si chiama "Lucifero" (sic). Poi la protagonista viene tratteggiata nella prima parte come "la bella olandesina" della Miralanza (!) e nonostante ciò riesce ancora a umiliare le sorellastre dipinte come due viados con 46 di piede. Tutto pare davvero votato al risparmio in "Cenerentola" Disney e paiono lontani i fasti toccati addirittura un decennio prima. A dirla tutta è proprio la fiaba ad essere una delle più stupide che si possano concepire: complice d'aver irretito generazioni di tontolone perennemente nell'attesa non tanto di improbabili fate, ma di un altrettanto irreale "principe azzurro". Almeno la scarpetta di vetro è diventata oggetto di culto per ogni feticista che si rispetti, come dimostra il recente tributo di Quentin Tarantino. [FB]

 

[CINDERELLA] DI W. JACKSON, H. LUSKE E C. GERONIMI, ANIMAZIONE, USA, 1950, 74', 1.33:1