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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"dal punto di vista figurativo molto accattivante, con un finale potente che chiude il cerchio"

 

 

Nell'epoca primo ottocentesca relativa alla perdita dei diritti feudali della nobiltà sicula, un funzionario della nascente Costituzione Liberale, Luca Corbara, si reca presso il barone D'Agrò per definirne le proprietà. Qui, un cantastorie narra di un fatto di sangue avvenuto nel 1500, quando l'avo del barone uccise la figlia sorpresa con l'amante Vernagallo. Leggenda vuole all'anniversario che la mano della morta impressa su un muro torni a farsi rossa di sangue vivo. S'imbatte una setta, i Beati Paoli, ostile al barone e bella consorte... Lucio Mandarà adatta da un romanzo popolare per Daniele d'Anza "L'Amaro Caso della Baronessa di Carini" e a distanza di quattro anni da  IL SEGNO DEL COMANDO  si riforma la coppia tra regista  e suo attore feticcio: Ugo Pagliai, affiancato da "Don Mariano d'Agrò" signore delle terre di Carini con le fattezze di Adolfo Celi, dall'eterea Janet Agren (nella finzione sua moglie "Laura") un giovane Vittorio Mezzogiorno ("Enzo Santelia") Enrica Bonaccorti la figlia del contabile del barone e un codazzo di cortigiani "forti con i deboli e deboli con i forti" secondo quanto afferma l'Ippolito del grande Paolo Stoppa in qualità anche di narratore e cronista. Splendida la fotografia pittorica, accurata la ricostruzione storica, curatissimo nei dettagli e musicato con intelligenza (Romolo Grano) rinnova un po' i fasti dell'illustre predecessore del '71 conservando, seppur meno evidenti, i sottotesti mysterici che ne avevano fatto la fortuna, con una chiesa di Palermo dove "la verità è difficile da trovare perché la luce la nasconde e il buio la svela", una misteriosa stanza chiusa a chiave e una leggenda che ingoia il protagonista come le sabbie mobili. Dal punto di vista figurativo accattivante, ma un po' troppo verboso, per una vicenda che sarebbe anche lineare ma che si vuole ingarbugliata per forza. Riscatta tutto un finale potente che chiude perfettamente il cerchio. Alla larga dal rifacimento del 2007. [FB]

 

di D. D'ANZA, CON U. PAGLIAI, J. AGREN, A. CELI, P. STOPPA, MISTERY, ITALIA, 1975, 4 EP di 60', 1.33:1