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T R A I L E R

   
 

"all'ombra del Necronomicon, il tributo a Ray Harryhausen si fa ancora più lampante"

 

 

Risucchiato da un vortice spazio temporale dal cottage nel bosco preda dei demoni, Ash si ritrova in un un medioevo da terra di mezzo, dove il male è tangibile e ha assunto forme mitologiche, mostruose. Dopo l'iniziale diffidenza, i saggi gli affidano il compito di trovare un testo magico (il Necronomicon, of course!) contenente la formula magica per scacciare una volta per tutte il male. Dopo varie peripezie, una lettura affrettata delle terzine crea uno sdoppiamento inaspettato e il pasticcione dovrà fronteggiare il suo negativo! Sam Raimi, dopo  LA CASA 2  si butta a capofitto nel fantasy fieramente retrò e super-giocattoloso. Abbandonato definitivamente l'horror puro che fu, contamina, spremendo fino all'ultima goccia il personaggio di "Ash", ancor più cartoonesco del capitolo precedente lasciando andare Bruce Campbell felicemente (perché è il contesto ad esigerlo) sopra le righe. Gigionerie a parte, slapstick (il suo volto è una protesi da allungare, comprimere, modellare a piacimento) e tormentoni (la dicitura, di volta in volta storpiata con conseguenze tragi(che ma anche)comiche, diventano fieramente la regola nell'universo parallelo dove nessuna regola è rispettata. All'ombra del "Necronomicon" il tributo a Ray Harryhausen si fa ancor più lampante riconducendosi alla celebre scena della resurrezione in massa di centinaia di scheletrini che, stretti i ranghi, marceranno pomposamente sotto le mura di cinta dove è asserragliata la sparuta resistenza umana. Se chiaramente è questa la scena clou, Raimi ci arriva comunque inanellando alcune sequenze dall'umorismo infantile che denotano però genuino amore verso la stop-motion delle origini, con quell'attrazione che provano i bambini verso tutto quel che è moderatamente "pauroso". Finale all'insegna del migliore non-sense ma a suo modo perfetto se contestualizzato all'interno di questa hellzapoppin a mettere la pietra tombale sulla saga. [FB]

 

[ARMY OF DARKNESS] di S. RAIMI, CON B. CAMPBELL, GROTTESCO/FANTASY, USA, 1993, 89', 1.85:1