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I SOLITI IGNOTI
FORTUNELLA
UNA STREGA IN PARADISO
DRACULA IL VAMPIRO
L'ESPERIMENTO DEL DOTTOR K
FLUIDO MORTALE
LA DONNA CHE VISSE 2 VOLTE
LA GATTA SUL TETTO CHE...
L'INFERNALE QUINLAN

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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"il primo grande horror del quale abbia memoria dall'infanzia"

 

 

Giunto al castello del Conte Dracula come bibliotecario, un uomo ha in realtà un secondo fine essendo bene al corrente delle attività notturne del personaggio. Conosce una fanciulla che si dice sua prigioniera... "Dracula il Vampiro" è il primo grande horror del quale abbia memoria dall'infanzia. Lo programmavano un pomeriggio sì e l'altro anche, nella terra di nessuno delle emittenti private prima dell'avvento di Canale 5. Così, da bambino, divenne uno dei miei incubi ricorrenti, condiviso con quello di Kate Bush ghermita dagli uomini neri nel video di "Wuthering Heights" (!) La produzione Hammer ottenne la celebrità e riuscì con questo remake a surclassare il prototipo del '31 grazie alla maschera di un Christopher Lee che avrebbe portato il mito di Dracula dalla dimensione "nobile" di Bela Lugosi ad una posizione decisamente più... "sanguigna", molto più aderente al romanzo di Stoker. Già i titolo di testa sono straordinari: un dolly ruota attorno ad un fregio architettonico (un'aquila germanica) poi plana sullo stipite del castello ma se ne discosta calando ulteriormente verso le segrete dove il nome del proprietario del catafalco si tinge di rosso. Tra le scene cult: la prima apparizione del conte, la colluttazione con la donna in suo potere a contesa della preda, la scoperta dei morsi sul collo, la mutazione della giovane in vecchia, i canini insanguinati. Tutto questo: nei primi venti minuti, prima dell'entrata in scena del Van Helsing di Peter Cushing! Diviso in tre movimenti e dissolvenze in nero, il film di Terence Fisher convolerà a quel celebre finale (omaggiato in "Evil Dead") d'una potenza visiva devastante, al seguito di croci urticanti, paletti di frassino, approcci pedofili, premature sepolture. Impeccabile organizzazione di ambienti, efficacissimo score, stimolanti considerazioni sulle persone vampirizzate "affini ai tossicodipendenti". Qualche lentezza centrale per un horror comunque memorabile. [FB]

 

[DRACULA] DI T. FISHER, CON C. LEE, P. CUSHING, M. GOUGH E M. STRIBLING, HORROR, UK, 1958, 82', 1.85:1