F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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●●              CULT

IN NOME DEL POPOLO...
IL DITTATORE... BANANAS
E ORA QUALCOSA DI...
BELLO ONESTO EMIGRATO...
GIù LA TESTA
REAZIONE A CATENA
IL GATTO A NOVE CODE
TERRORE CIECO
DUEL

L'ABOMINEVOLE DR. PHIBES
ARANCIA MECCANICA
MORTE A VENEZIA
CANE DI PAGLIA
NOTTE BRAVA DEL SOLDATO...
E JOHNNY PRESE IL FUCILE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"Il Dormiglione di Woody Allen è la parodia di questo esordio al cinema di George Lucas"

 

 

Nel futuro l'uomo vive sottoposto ad una sorta di programmazione: ci sono operai preposti alla lavorazione di oggetti a base di materiale radioattivo, altri che monitorano costantemente costoro. Nessuno ha la facoltà di agire in autonomia anche in materia privata. Quando mette incinta una collega trasgredisce le regole... Quando George Lucas ancora non era 'fantastimiliardario' gli inizi erano all'insegna del cinema impegnato, sotto l'egida produttiva di Francis Ford Coppola. Siamo dalle parti del "Metropolis" di Friz Lang, oggi si direbbe "fantascienza distopica" in un futuro prossimo lontano. La classe operaia, costantemente monitorata da un 'Grande Fratello' onnipresente nelle esistenze di ciascuno, dove tutti sono monitorati dalla camera da letto sino in bagno, in una società dove la religione ha preso il comando (presente l'Allen de  IL DORMIGLIONE  dove il mondo era governato da un solo uomo, il Papa? E' chiaramente la parodia de "L'Uomo che Fuggì dal Futuro", anche se sarebbe stato più corretto tradurre: "dal guscio") e ci si confessa in appositi confessionali elettronici che propinano superproduzione per penitenza. Tutti pelati, femmine comprese, tutti di bianco vestiti, in una finta omologazione, ugualmente sottoposti ad un corpo di polizia robotico, inflessibile. Robert Duvall è il protagonista, e un ruolo fondamentale lo ha un sempre luciferino Donald Pleasance. Se David Lynch ha il vezzo di prendere per il culo Lucas rievocando (sul 'Tubo') l'incontro di questi a proposito del capitolo della prima trilogia che avrebbe dovuto essere dal primo diretta, va dato atto che Lucas non era evidentemente solo il bambinone che abbiamo anche a suo tempo imparato ad amare. Però non è sempre detto che le velleità autoriali non debbano cozzare con un andamento letargico da provocare l'abbiocco (non tutti si è Kubrick). La scenografia bianca e spoglia mi ha riportato quel bizzarro film di Vincenzo Natali. [FB]

 

[THX 1138] di G. LUCAS, CON R. DUVALL, D. PLEASANCE, M. MCOMIE, FANTASCIENZA, USA, 1971, 112', 2.35:1