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T R A I L E R

   
     

 

Per mano di un perfido giudice, gli sono state sottratte la moglie e la figlia; a distanza di 15 anni, ha cambiato identità ma non il lavoro: il barbiere. Questa volta però, le "rasature" andranno ben più a fondo... Il peccato originale del burtoniano "Sweeney Tod" sta tutto nel musical dal quale trae fonte: un tentativo di esportare il modello del melodramma di stampo classico nella patria del cheeseburger. Vi aleggiano infatti una folta sarabanda di fantasmi capitanati naturalmente da "Rigoletto", tutti più o meno dichiarati (evidente il riferimento al Dulcamara dell'Elisir d'Amore per il personaggio del ciarlatano italiano interpretato da Sasha Baron Cohen) ma tutti -incondizionatamente- ingombranti. Vi aleggia pure la noia, che fa qua e la capolino. Sarà poi che non ho mai amato la "mano" di Stephen Sondheim (le musiche appartengono al musical-dark omonimo) trovandolo inutilmente ridondante e parco di quell'immediatezza melodica fondamentale nei lavori-on-stage. Se poi aggiungiamo che il musical al cinema spesso mette in risalto i difetti invece che edulcorarli, avrete chiaro di come questo lavoro di Tim Burton non mi abbia molto conquistato. Non tutto è dimenticabile però, a iniziare dalle scenografie di Dante Ferretti che pur rifacendosi al polanskiano "Oliver Twist" restituiscono una Londra -se possibile- ancor più mortifera e pestilenziale, dove è comprensibile possa attecchire il male partorito dalla cieca sete di vendetta. Si tratta poi del lavoro più sanguinolento del visionario regista (sinceramente shockante la sequenza finale, dove il direttore della luce tributa un omaggio al manierismo proprio del genere gotico che fu) dove la sostanza ematica sgorga copiosa da ogni squarcio procurato dal protagonista: un Johnny Deep perfettamente in parte, coadiuvato dalla Bonham Carter che pare rifarsi alla sua indimenticabile Marla Singer e il solito Alan Rickman abbonato a ruoli sgradevoli. [FB]

 

[ID] di T. BURTON, CON J. DEEP, H. BONHAM CARTER, MUSICAL, USA, 2007, 116', 1.85:1, VOTO: 6