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IL PETROLIERE
L'ASSASSINIO DI JESSE JAMES
4 MESI 3 SETTIMANE 2 GIORNI

PROMESSA DELL'ASSASSINO
INTO THE WILD
NON é UN PAESE PER VECCHI

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LA VIE EN ROSE
LUSSURIA SEDUZIONE E...

JOSHUA
THE GIRL NEXT DOOR
NELLA VALLE DI ELAHE
ONORA IL PADRE E LA MADRE

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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

Morale e sete di potere, sono i due estremi non proprio conciliabili per il pioniere Daniel: un individuo che sembra partorito dal ventre scuro della terra e che per ambizione non si fermerà davanti a niente e nessuno. Se i nostri traduttori volevano depistare il pubblico italiano, direi che ci sono riusciti abbastanza, perché non c'è nulla che possa portare più lontano da "There Will Be Blood", de "Il Petroliere". Non che nell'ultima fatica di Paul Thomas Anderson (Boogie Nights, Magnolia) non si parli di un qualcuno che incarni la figura di un aspirante magnate dell'oro nero, ma è comunque estremamente riduttiva perché non solo di questo si tratta. Il regista è rimasto in silenzio per un bel po', e se fossi un battutista di quart'ordine, chioserei che "evidentemente non aveva nulla di interessante da dire". La cosa certa è che l'ha trovata qualcosa da dire, dal momento che ha sfornato il film dell'anno. Sintomatico come il "Daniel" della nostra storia, porti proprio il nome dell'attore che lo impersona: un Day-Lewis straripante che regala agli spettatori un'incredibile performence che lo vedrà agire su quella linea di confine che delimita il puro genio dal gigione. Non rivelerò altro sulla storia perché è da scoprire poco alla volta e che nessuno si faccia scoraggiare dalla durata: la visione scorrerà veloce e l'epopea troverà una perfetta quadratura del cerchio in una chiusa che strapperà l'applauso. Azzeccata la scelta di un commento musicale che accarezza la politonia, passando per Arvo Part (Fratres) per giungere al Brahms del "Concerto per Violino". Una scelta che riporta inevitabilmente a Kubrick, al quale Anderson strizzerà più volte l'occhio. A cosa non riporta il prologo con quei 15 minuti senza una parola, se non "l'alba dell'uomo" di "2001"? Si è parlato di legami con "Il Gigante", ma è al film di Kubrick che la pellicola rimanda, per quel suo speculare viaggio (qui, involutivo). Capolavoro. [FB]

 

[THERE WILL BE BLOOD] di P. T. ANDERSON, con D. DAY-LEWIS, DRAMA, USA, 2007, 158', 2.35:1, VOTO: 10