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Dutch, a capo della sua squadra speciale, si paracaduta nell'intricata giungla sudamericana per liberare degli ostaggi prigionieri di guerriglieri bene armati. Svolto il veloce compitino, si imbatteranno in un imprevisto... Questo film rappresenta un caso a sé nella carriera del colosso d'origine austriaca, ex mister universo, trattandosi di un'opera in grado di concorrere sia nella categoria "film d'azione" che in quella "sci-fi". Fulminante sin dalla prima visione in sala e in grado di intrattenere a dovere anche se rivisto più e più volte. Chiaro che non lo si possa definire un capolavoro in senso lato, ma è un caposaldo del genere "action" contaminato per di più di una fantascienza "molto anni '50", con quel mostro che fa dell'invisibilità la sua arma più letale, dove nemmanco si può sindacare sulla recitazione di Schwarzenegger (come sempre molto muscolare) né degli altri comprimari. Dopo una serie di preliminari che prevedono la pianificazione della missione di recupero e la chirurgica attuazione del piano, dal "giungle-action-movie", si sconfina nel "fanta-horror" con una naturalezza cristallina, seppur favorita dagli indizi che erano stati precedentemente disseminati qua e la, a cominciare dal prologo dove era stata annunciata con largo anticipo l'origine aliena de "el diablo cazador de hombres". Idealmente, "Predator" consta di tre movimenti, il cui ultimo, corrispondente allo spettacolare duello, è quello in cui si instaura quel climax, per certi versi unico: i ruoli di predatore e preda si confondono e si ribaltano in continuazione, sino ad una conclusione che dona al film una sua incontestabile epicità. Grandioso il lavoro dei maestri del make-up, capaci di restituire all'alieno un aspetto terrificante ma al tempo stesso austero. Cadenzato da un ritmo invidiabile, e accompagnato da uno score avvincente, il film di McTiernan non mostra a tutt'oggi segni d'invecchiamento. E non è poco. [FB]

 

[ID] di J. MCTIERNAN, CON A. SCHWARZENEGGER, FANTASCIENZA, USA, 1987, 107', 1.85:1, VOTO: 9