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IL SIGNORE DEL MALE
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OPERA
LE FOTO DI GIOIA
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GLI INTOCCABILI
IL PATRIGNO
ATTRAZIONE FATALE
RADIO DAYS

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"indovinate a chi si rifà, Allen?"

 

 

Ritratto di una famiglia americana che si fa più o meno compagnia con la radio, quasi fosse "uno di casa"... Woody Allen fa un ritratto misto di malinconia verso l'era della radio, e raccoglie aneddoti forse anche reali dell'infanzia del regista in un amarcord dove l'attore lascia ancora posto al regista. "Radio Days" sotto questo aspetto sembra quasi un film dei Coen, anticipandone bizzarrie (il perfezionismo anche nello spot del lassativo) e un certo gusto per il tormentone (la zia con il vizio del ballo e con la condanna endemica di non riuscire a trovare mai l'uomo giusto con il quale "associarsi") lasciando spazio a musica e canzoni con annessi i ricordi a loro legati (Berlin, Weill, Porter, Glenn Miller, Carmen Miranda) ma anche trasmissioni alla "Porto Bello" (i più grandi cervelli) e cronache di terribili odissee emotive (l'angoscioso dramma di una bambina caduta in un pozzo). E ancora: la passione per la trasmissione sul "Vendicatore Mascherato" e il feticismo per "l'anello a scomparto segreto". Il ritratto famigliare è efficace: litigiosa ("dico io, ma quanti genitori nel mondo litigano sugli oceani?") il padre non fa assolutamente nulla, la madre si lamenta per niente, la sorella di questa, si diceva, cerca l'uomo della sua vita (memorabile il momento in cui il primo appuntamento con un omaccione coincide con lo storico scherzo di Orson Welles sull'inesistente invasione aliena: "fu abbandonata e costretta a tornare a piedi: sei miglia!") e non da ultimo: il rabbino che parla come un capo indiano. Sontuosa ricostruzione d'epoca: Mia Farrow è una goffa donnetta protagonista della Leggenda metropolitana, si chiama "Sally la sigaraia". Ancora qualche dubbio verso quale film Allen guardi? Allora si prenda la sequenza con i ragazzini in spiaggia in inverno sulle note di "September Song", e l'avvistamento del... sottomarino! Ma per fare il poeta, occorre esserlo. [FB]

 

[ID] di W. ALLEN, CON M. FARROW E P. HERMAN, BIOGRAFICO, USA, 1987, 85', 1.85:1