F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 9 0        1 9 9 1        1 9 9 2        1 9 9 3        1 9 9 4      1 9 9 5        1 9 9 6        1 9 9 7        1 9 9 8        1 9 9 9        >

 

●●●

PULP FICTION
MISTER HULA HOOP
WALLACE & GROMIT

THE MASK
IL MOSTRO
CREATURE DEL CIELO

UNA PURA FORMALITà

NATURAL BORN KILLERS
IL SEME DELLA FOLLIA
NIGHTMARE NUOVO INCUBO
ED WOOD
LE ALI DELLA LIBERTà
LAMERICA
FILM ROSSO

FILM BIANCO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"cinema dell'eccesso all'ennesima potenza"

 

 

Mickey & Mallory sono due pericolosissimi assassini, braccati dalla polizia, che attraversano il deserto dell'Arizona seminando una scia di vittime. Caduti in un'imboscata finiranno in un carcere di massima sicurezza ma, sfruttando abilmente il morboso interesse dei mass-media che ha fatto di loro due star, tenteranno di evadere scatenando una sommossa dei detenuti, mettendo a ferro e fuoco il supercarcere... Da un soggetto firmato da Quentin Tarantino, Oliver Stone dirige al solito un film ipertrofico, sopra le righe e a suo modo eversivo, dove momenti di cinema mai visto (quegli "undici minuti" che Alessandro Baricco decantava in un famoso "Barnum" e che l'avevano spinto a pagare un nuovo biglietto per poterli rivedere) finiscono per perdersi un due ore di (troppe) vicende che ripercorrono le peripezie della demoniaca coppia che alternano ottime intuizioni che sortiscono effetti innegabilmente stranianti (la geniale sit-com infernale che rievoca il passato a dir poco difficile di Mallory, dominata da un parolaio assai poco consono al target televisivo e a situazioni scabrose sottolineate da risate e applausi finti) a lungaggini e lentezze esasperate in gran parte concentrate nell'ultim'ora. Stone da il suo meglio nella prima parte, più compatta, dove sperimenta tutto lo scibile con immagini sovraimpresse, subliminali, audio che miscela dialoghi e musiche proposti contemporaneamente su differenti piste audio simultanee, riprese a colori, in bianco e nero, financo in super 8: un patchwork prismatico che abbacina lo sguardo ma che non puoi far a meno (con Baricco, ndr) di ammirare con occhi e bocca spalancati. Scorrono canzoni di Leonard Cohen ("The Future") i "Carmina Burana" di Orff, pop e lirica a spezzetti, mentre lo sguardo cerca di destreggiarsi come può tra frame che assommano ralenty, stop-motion, inserti cartoon (ma la stessa iper-violenza lo è). L'eccesso all'ennesima potenza. [FB]

 

[NATURAL BORN KILLERS] di O. STONE, CON W. HARRELSON E J. LEWIS, GROTTESCO, USA, 1994, 120', 1.85:1