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T R A I L E R

   
 

"inizia male, malissimo, facendo temere il peggio, poi si riprende inaspettatamente"

 

 

Ascesa della starlette del porno più amata dagli italiani, Moana Pozzi: dai provini a Cinecittà, ai lavoretti, frequentazioni pericolose, e l'agenzia di Riccado Schicchi, all'ostracismo contro le apparizione televisive, e i blitz della polizia. Emerge la figura di una ragazza disinibita, esibizionista, tutt'altro che ingenua o stupida.... La differenza nel porno l'ha sempre fatta il reale coinvolgimento dell'attrice (fulcro dell'azione) in ciò che sta facendo. Per questo una figura come "Moana" ha perforato l'immaginario collettivo maschile. La fiction in due parti di 90 minuti ciascuna realizzata per il circuito "Sky" parte malino, anzi proprio male, mettendo in scena il solito scenario inquietante in uso ogni qualvolta si parli di sesso nelle fiction televisive, sempre e comunque sotto l'ombra minacciosa dell'ipocrisia cattolica imperante. Poi, dopo un poco, incredibilmente, la messinscena inizia a farsi colorata, anche divertente, trovando il suo zenith nella proposta di Schicchi (uk oertinente Fausto Paravidino davvero simile all'originale) che propone alle due starlette e sue creature il mitico trashone porno "Cicciolina e Moana Mondiali": il primo film con le due assieme. Bella e piacevole la parentesi relativa alla "vacanza" che si prenderà l'attrice in una solare cornice isolana. Violante Placido, lungi dall'essere una vera attrice, anche se qui si impegna e in taluni momenti riesce ad essere anche naturale, ha un bel corpo e può stare nei panni della pornostar, mentre Giorgia Wurth riveste quelli dell'algida e velatamente invidiosa "Cicciolina". La seconda parte della fiction, purtroppo, conferma le sensazioni iniziali: il registro drammatico rivela tutti i limiti di sceneggiatura e recitazione (ovviamente!). I nudi, non integrali, chiaramente ci sono, anche se Pulici e Gomarasca che l'hanno fatta a pezzi, si aspettavano "vagine all'aria e peni giganteschi che vi entrano" (cit). Superficialotto, come lo è il cinema italiano odierno. [FB]

 

di A. PEYRETTI, CON V. PLACIDO, F. PARaVIDINO, G. WURTH, G. AMATO, BIO, 2009, 2EP DI 90' CAD, 1.85:1