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T R A I L E R

   
 

"Egoyan si concede pure troppo al pubblico americano abituato malamente ai cliché"

 

 

Convinta che il marito la tradisca, una donna medico matura e insicura di sé tanto quanto è sicura che la bellezza le stia sfuggendo in corrispondenza allo scemare dell'interesse sessuale del compagno, assolda una prostituta d'alto bordo poco più che adolescente per avvicinarlo da ragazza qualunque e vedere come reagisce ad un approccio innocente. La tipetta -Chloé, il suo nome- prende troppo seriamente l'ingaggio... Del regista armeno/canadese Atom Egoyan avevamo molto apprezzato il notevole "Il Viaggio di Felicia" ed ancor prima l'intenso  EXOTICA  che faceva dell'eleganza della confezione unita al ritmo elegiaco un vero e proprio segno distintivo. Anche in questa sua rentrée dopo anni di inattività, l'autore in questione filma con indubbia raffinatezza ma si concede troppo al pubblico americano abituato a baloccarsi malamente nei suoi cliché, spostandosi pericolosamente sulle coordinate di "Attrazione Fatale" di Lyne. Per metà film costruisce un dramma del sospetto e della gelosia per poi cambiare registro tentato dal richiamo del thriller "triangolare" (lui, lei, l'altra) spegnendosi piuttosto che farsi più incisivo in un finale che non sa davvero di carne né pesce. Scivolate nel ridicolo involontario (la moglie gelosa che davanti ai resoconti dettagliati della giovane escort le chiede -da buon medico- di poter visionare gli esami dell'HIV!) e due protagonisti invero piuttosto ingessati: Liam Neeson uguale dai tempi di "Darkman", Julianne Moore troppo spesso poco convincente e insicura persino del suo ruolo di mestierante. Andrà almeno un po' meglio per la conturbante Amanda Seyfried che con la Moore si cimenterà in una prevedibile scena lesbo-chic. La pellicola è in realtà il remake di un film francese del 2003 ("Nathalie" di Anne Fontaine) che pur avendo a disposizione il ben più quotato terzetto Ardant-Béart-Depardieu era riuscito pure a far peggio del suo attuale fiacco rifacimento. [FB]

 

[ID] di A. EGOYAN, CON J. MOORE, L. NEESON E A. SEYFRIED, DRAMMATICO, USA, 2009, 92', 1.85:1