F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 7 0        1 9 7 1        1 9 7 2        1 9 7 3        1 9 7 4      1 9 7 5        1 9 7 6        1 9 7 7        1 9 7 8        1 9 7 9        >

 

●●             CULT

AMICI MIEI
FANTOZZI
LO SQUALO
ALICE NON ABITA PIù QUI
ROLLERBALL
PROFONDO ROSSO
LA DONNA DELLA DOMENICA

SALò E LE 120 GIORNATE...
IL DEMONE SOTTO LA PELLE
TRILOGIA DEL TERRORE
QUALCUNO VOLò SUL NIDO...
BARRY LYNDON
QUEL POMERIGGIO DI UN...
PICNIC AD HANGING ROCK
I TRE GIORNI DEL CONDOR

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"i catastrofisti negli anni settanta non sapevano più cosa invertarsi..."

 

 

Blatte pirocinetiche emergono da una voragine causata da un terremoto e mettono a aferro fuoco una città in mezzo al nulla desertificato. Un biologo cerca di contrastare l'orrenda invasione, ma la combina grossa... Una chiesa che si accartoccia sui propri fedeli mentre il pastore s'infervora contro i peccatori nel suo sermone è la scena più comica per un ateo. Inizia così la pellicola prodotta da William Castle, ma -putroppo- non mantiene ciò che promette (e non voglio ripensare all'orrida sequenza del gatto che finisce arrosto: di un realismo che farebbe pendere la forca sugli autori, ma voglio credere che si tratti di un effetto "speciale", anche se la salma della bestiola è sicuramente autentica!). I "catastrofisti" ovvero gli sceneggiatori del filone catastrofico anni '70, non sapendo più cosa inventarsi, ricorrono ai bacherozzi preistorici ciechi capaci di sprigionare le fiamme. "Bug Insetto di Fuoco" si ricorda per la celebre scena dello scarrafone attaccato alla cornetta del telefono che fonde l'orecchia alla malcapitata di turno, o quella della cuoca alla quale prende fuoco la fluente capa tosta (con lo stunt in fiamme che le si sostituisce quando la combustione la consuma). Purtroppo il film è tutto qui, per il resto ci si rompe i maroni nell'inerzia registica (l'autore si macchierà del demenziale  LO SQUALO 2  che era roba da non credere). Se è ingegnoso trovare un modo per fermare l'invasione (attraverso la riproduzione, dopo aver creato un insetto ibrido) il finale da armageddon, seppur intrigante, è svolto male, e tutta la parte lasciata nelle mani (e nelle azioni) di un unico protagonista si riduce ad un noiso one-man-show. Con alla regia un nome più di peso di un John Szwarc, la storia (tratta da un racconto) avrebbe dato ben altri frutti. Colonna sonora pre-industrial-noise che pare un fax (!) Dopo un quarto d'ora di martellamento, ti verrebbe già da alzare la cornetta: "il dottor Thomas? non è in sede!". [FB]

 

[BUG] di J. SZWARC, CON B. DILLMAN, J. MILES, R. GILLAND, HORROR, USA, 1975, 96', 1.85:1