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SPERIAMO CHE SIA FEMMINA
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VELLUTO BLU
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IL COLORE DEI SOLDI
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IL CAMORRISTA

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"secondo gli autori, il passo dal 'pistolino' alla 'pistola' è molto breve"

 

 

Due francesi trucidati: è l'ultimo degli 8 duplici omicidi del cosiddetto "Mostro di Firenze". E c'è chi scrive un libro sulle gesta dell'inafferrabile omicida: "un giovane che fa il tirassegno e fa cilecca con le ragazze"... Inspiegabilmente, nell'86, ben due registi (e produttori) credettero (a ragione!) che "Il Mostro di Firenze" aveva smesso di uccidere: circostanza insolita, dato che dall'81 all'85 la media era stata di un cadavere e 1/5 all'anno. Ora che siamo nel trentennale dall'ultimo duplice omicidio, la si può dare un'occhiata al primo di questi, firmato da Cesare Ferrario: lavoro che raccolse anche un discreto successo in sala, forte di un'atmosfera vagamente decadente e malata. Osteggiato dai famigliari delle vittime che cercarono di impedirne l'uscita, massacrato dalla critica poi ("Ciak" lo bollò come "un filmaccio") attraverso flashback nati più dalla fantasia dello scrittore che dalla realtà (tuttavia supportati dalle testimonianze, pare) rivive l'antefatto dell'uccisione della "maiala" così com'era etichettata la moglie di Stefano Mele (secondo la tesi dello sceneggiatore, aiutato dal Mostro, che continuerà poi per conto suo a uccidere). Più che un film sulla vicenda in sé, è un film sul "profilo criminale" tracciato dall'FBI: quello di un assassino solitario, turbato (in questo caso, da una figura materna ingombrante, alla quale è legato da un rapporto -forse- incestuoso) indubbiamente impotente. Insomma, l'equazione, secondo i criminologi (categoria che andrebbe indagata a sua volta) riporta di botto dal pistolino alla pistola. L'andamento è soporifero, la parte ricalcata paro-paro da  PROFONDO ROSSO  (c'è pure l'albero di Natale) e il pistolotto finale (a fare il paio con "pistolini" e "pistole") in un'aula di tribunale, da il colpo di grazia finale a un film sbalestrato, indeciso dove andare a parare. Basato in parte sul primo libro dello scrittore Mario Spezi. In attesa del blockbuster hollywoodiano. [FB]

 

di C. FERRARIO, CON L. MANN, B. GIOVANNINI. G. TINTI, HORROR, ITALIA, 1986, 91', 1.66:1