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    Mamma riporta dall'India la figliola, a detta sua 
    "plagiata" da Sai Baba, in Australia, vendendole la balla del padre malato 
    terminale. Qui la attende un "de-programmatore" giunto apposta dagli States. 
    Questi la conduce in una baracca in mezzo al niente del deserto assolato, ma lei è più risoluta di quanto lui creda... Jane Champion, 
    dopo il manieristico 
     RITRATTO DI SIGNORA 
     prova a ritrovare il pubblico con un 
    lavoro più accattivante, come lo era 
    
      
     LEZIONI DI PIANO
    
     con un nuovo, inedito, 
    ritratto femminile. Girando nel suo paese natale, la Champion strizzando 
    l'occhio (il "terzo occhio") alla Bollywood di Nuova Delhi nello slapstik (al riprogrammatore 
    viene offerta la collaborazione di un idiota: 'Fabio', identico all'orrendo 
    modello palestrato che fa impazzire le massaie americane)  allestendo 
    nella famiglia della ragazza "da recuperare" un'umanità variegata di 
    bizzarri individui (sorella ninfomane) e la regista di Melburne anticipa in un certo senso il Sorrentino dell'Oscar inserendo dei 
    fulminei flashback con il sapore di veri e propri spot (gli amori passati della 
    protagonista). Anche per questo, in "Holy Smoke" ritroviamo Harvey Keitel 
    ...e il suo sedere  (immancabile!). Kate Winslet è sempre bella, ma 
    decisamente straripante  nel fisico con un culo andato ormai "a 
    far provincia". 
    Indimenticabile sentirla urlare Alanis Morisette a squarciagola in 
    mezzo al deserto  ma ancor più vederla far pipì in piedi 
    (!!!). Pam Grier in poco più che un cameo. 
    Dialoghi in bilico sul cattivo gusto ("io non sono andata dal Baba per liberarmi della mia merda!", "non credo che 
    la mamma lo paghi per fottersela" sono solo due passaggi  che 
    denotano un tono ridanciano che preluderà  a cadute drammatiche). 
     
    Per quanto di 'film tra rapporto uomo maturo e 
    giovanissima' la storia del cinema ne sia piena, quest'ultimo  si fa seguire e tiene desta l'attenzione per il continuo 
    capovolgersi dei ruoli (chi regge il gioco?).  [FB]  | 
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    [ID] di J. CHAMPION, CON K. 
    WINSLET, H. KEITEL, COMM/SENTIMENTALE, AUSTRALIA, 1999, 110', 1.85:1  |