F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 7 0        1 9 7 1        1 9 7 2        1 9 7 3        1 9 7 4      1 9 7 5        1 9 7 6        1 9 7 7        1 9 7 8        1 9 7 9        >

 

●●●




GLI ARISTOGATTI
VENGA A PRENDERE UN CAFFé
M.A.S.H.
BRANCALEONE ALLE CROCIATE
L'UCCELLO DALLE PIUME...
INDAGINE SU UN CITTADINO...

I DIAVOLI
IL CONFORMISTA
PICCOLO GRANDE UOMO
UN UOMO CHIAMATO CAVALLO
SOLDATO BLU
IL GIARDINO DEI FINZI...

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"niente di eccezionale, ma non si può negare al film un suo inimitabile stile"

 

 

Marsiglia, anni '30. Uscito di prigione, un ladruncolo alle prime armi si riprende la ragazza ora è in combutta con un altro filibustiere come lui. Dopo l'inevitabile scazzottata, le due simpatiche canaglie entrano in società. Finché si tratta di organizzare piccole truffe, azioni guastatrici su commissione le cose vanno benone, ma quando pestano i piedi ad uno dei boss della città, le cose si fanno più difficili, e rischiose... Jacques Deray de  LA PISCINA  e di  SINFONIA PER UN MASSACRO  firma nel 1970 un film che al di la dei meriti cinematografici raggiungerà una celebrità mondiale. Ottima scelta aver messo insieme Delon e Belmondo: una simpatica faccia da schiaffi e spalla d'eccezione al più noto divo reduce dai trionfi viscontiani. E c'è anche spazio per il nostro Arnoldo Foa, in una parte importante ma poco sfruttata. Memorabile è invece senza dubbio il tema musicale "dixie" scritto da Claude Bolling. Che il film abbia avuto un vasto eco lo testimonia anche il sequel messo in cantiere di lì a poco dallo stesso Deray, e probabilmente, se non fosse venuto "Borsalino" non avremmo mai avuto l'altrettanto celebre film sulle truffe con la coppia Newman-Redford del 1973. Il "borsalino" del titolo entrerà poi nel lessico comune. Notevoli sono la sequenza dell'imboscata al macello, il finale "a sorpresa", di rilievo la bella ricostruzione dell'epoca (la Marsiglia degli anni '30 è dipinta come la Chicago degli anni '20) un buon ritmo almeno nella prima metà (è invece molto più disunito nella seconda, corrispondente all'ascesa nell'impero del crimine dei due) per un film non certo eccezionale, ma anche un lavoro al quale non si può negare un suo inimitabile stile. Il nome del personaggio di Delon è "Roch Siffredi". Immaginate cosa sarebbe successo se "chi sappiamo" avesse optato come pseudonimo per quello usato nel film da Jean-Paul Belmondo, ovvero: "Michel Cappella"... [FB]

 

[ID] di J. DERAY, CON A. DELON, J. P. BELMONDO, A. FOA, COMMEDIA/DRAM, FRANCIA, 1970, 119', 1.85:1