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T R A I L E R

   
 

"convola verso una conclusione incolore e senza guizzi che da Avati non ti saresti aspettato"

 

 

Dopo la morte improvvisa del mattatore di un talkshow di successo a Detroit, un subalterno ne prende giocoforza il posto dimostrandosi anche più capace di chi l'ha preceduto. Gli ascoltatori raddoppiano, ma non sempre la notorietà è una bella cosa; si fa vivo infatti un tizio malandato al telefono qualificandosi come suo vecchio amico d'infanzia il quale, identificandolo come l'origine delle sue disgrazie, inizia a tormentarlo... L'avventura americana di Pupi Avati registra una nota stonata nelle incursioni nel genere thriller del regista emiliano, per quanto tecnicamente l'autore si avvalga di un comparto tecnico di prima grandezza che comprende anche il compositore de palmiano Pino Donaggio. Nella prima parte, Avati lavora sulla tensione costruendo anche buone sequenze, accrescendo le aspettative dello spettatore che però alla fine della fiera resta indifferente se non addirittura deluso. Questo, anche a causa della discutibile pensata di svelare la faccia del maniaco subito a inizio film: scelta coraggiosa e che avrebbe anche potuto rivelarsi azzeccata se però si fossero aggiunti contrappesi per mantenere viva l'attenzione per i novanta minuti restanti. Invece, malauguratamente, venute a galla pure le motivazioni di tanto rancore, il film convola veramente in una conclusione incolore e senza guizzi particolari che da un regista abile e smaliziato come quello in questione non ti saresti aspettato. Questo è il punto: dall'autore di alcuni dei capolavori dell'horror nostrano ci si attendeva molto di più alla prova-thriller, a maggior ragione dopo aver dato un magistrale saggio di sceneggiatura mysterica appena un anno prima con il bellissimo serial  VOCI NOTTURNE  Qui, di notturno c'è solo il verso di una civetta e le voci sono quelle del nostro vicino di poltrona che ci desta da un imprevisto colpo di sonno. E poi, Jason Robards III non ha il carisma per reggere un ruolo da protagonista. [FB]

 

di P. AVATI, CON J. ROBARDS III, A. GALPER E R. L. SELLARS, THRILLER, ITA, 1994, 100', 1.85:1, VOTO: 5