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"Lanthimos crea una sorta di ibrido tra Pinocchio, Brazil e... Bolero Extasy"

 

 

Una donna suicida viene 'recuperata' da un mad doctor in quel d'inizio secolo e sottoposta ad un ardito trapianto. Educata dal suo creatore e dal suo aiutante si emancipa presto e si fa stregare da un ganimede... Strano anno il 2023, quando dopo la Johansson, ci arriva in aiuto Emma Stone a mostrarci la pisella. Ora, che il greco Yorgo Lanthimos fosse fuori di testa era cosa nota, da DOGTOOTH passando per  THE LOBSTER   Il suo percorso ci aveva accompagnati per IL SACRIFICIO DEL CERVO SACRO  sino a  LA FAVORITA   Ed ora ecco questo "Povere Creautre!", che immagino faccia riferimento nel titolo agli animaletti ai quali un doc Frankestein-Dafoe (mostro de facto e de visu) ha giocato come si faceva da bambini con i lego, un film che definire delirante sarebbe poco. Potrei pensarlo ora ad una sorta di ibrido tra Pinocchio,  BRAZIL   di Gilliam e  BOLERO EXTASY   che pur tratto da un romanzo, deve aver innescato in automatico le manie dell'autore della sua versione in celluloide. Condito di scambi esilaranti che contemplano perle dialogiche quali: "mio padre mi ha rimosso le ghiandole onsetiche e bivaliche, perciò devo creare da me i succhi gastrici", "in nome di Dio, perché l'ha fatto?", "per scoprire quel che che nessuno sapeva: a quantopare ne abbiamo bisogno!". E ancora: "dimmi, hai fatto su e giù con lui?", "no, siamo stati contro un muro e ha leccato velocemente la clitoride!", scambio tra la Stone e Mark Ruffalo (il ganimede-Lucignolo che la inizierà alle gioie del sesso). Il film è saturo di stranezze (occhio agli animali da cortile del mad doctor) situazioni e dialoghi grotteschi e complice una messinscena iper-barocca (da far sembrare Gilliam uno da definire 'sobrio') produce nello spettatore quello straniamento tipico delle opere del regista, andando anche oltre il solito. Tant'è che il Capolavoro strombazzato dalla critica (Leone d'Oro a Venezia, forse l'Oscar) non c'è, ma sicuro il tutto non lascia indifferenti. Si parla pure qui di "patriarcato", e la cosa un poco mi puzza. [FB]

 

[POOR THINGS] DI Y. LANTHIMOS, CON E. STONE, W. DAFOE, M. RUFFALO, GROT, USA/UK, 2023, 142', 1.66:1

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