F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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BRAZIL
RITORNO AL FUTURO
LA ROSA PURPUREA DEL CAIRO
FUORI ORARIO
COMMANDO
IL GIORNO DEGLI ZOMBI

PHENOMENA
RE ANIMATOR
SPACE VAMPIRES
DEMONI
LA  MESSSA è FINITA
HANNAH E LE SUE SORELLE
IL COLORE VIOLA
L'ANNO DEL DRAGONE
WITNESS IL TESTIMONE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"trasfigura un totem di citazioni in uno scenario orwelliano/kafkiano indimenticabile"

 

 

In un futuro alternativo orwelliano retto dalla burocrazia e da uno stato di polizia permanente, un archivista incontra la ragazza dei suoi sogni a seguito di uno scambio di persona che vede il sequestro coatto di un co-inquilino, scambiato per terrorista. E' l'inizio di una deriva kafkiana che porta a una fuga senza ritorno... Terry Gilliam si riscopre genio del cinema, ed esordisce "da solista" a metà degli anni '80 con "Brazil": classico a tutti gli effetti, per quanto non si può dire possa certo godere della fama di un  BLADE RUNNER  sarà un lavoro destinato a durare. "La verità rende liberi" è lo slogan di una burocrazia che tutto controlla e che ci regala uno sguardo allucinato su un futuro alternativo dove probabilmente ha vinto Hitler e la "social democrazia". Jonathan Pryce è il volto cartoonistico di un Signor Nessuno che evade dal carcere quotidiano elevandosi novello Icaro in (emozionanti) voli pindarici sopra le nuvole della metropoli (per meglio dire: una "Metropolis") rincorrendo un'idea fissa rappresentata da una purezza incarnata da Kim Greist. In questo scenario operano come guastatori personaggi curiosi: su tutti un idraulico "supereroe" dal volto di un irresistibile Robert de Niro (mai più tanto autoironico) che solamente per il fatto di "non rilasciare fattura fiscale" è considerato un sovversivo (lo vediamo lanciarsi come l'Uomo Ragno giù dai grattacieli) in contrapposizione a un Bob Hoskins pre-Super Mario Bross, e dall'ex "Monty Python" Michael Palin. Squisitamente vintage (il lietmoviv, la posta pneumatica) in una porzione temporale che pare congelata in un eterno natale, "Brazil" è scritto benissimo, e trasfigura un totem di citazioni (ci sono i pompieri di  FAHRENHEIT 451) anticipando tempi e mode (la chirurgia estetica) giungendo a un finale esaltante, indimenticabile, con chiusa sconvolgente, un'epifania, da annoverare tra le più commoventi del cinema. [FB]

 

[ID] di T. GILLIAM, CON J. PRYCE, K. HELMOND, R. DE NIRO, M. PALIN, GROTTESCO, USA, 1985, 131', 1.85:1