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VENGA A PRENDERE UN CAFFé
M.A.S.H.
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INDAGINE SU UN CITTADINO...

I DIAVOLI
IL CONFORMISTA
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UN UOMO CHIAMATO CAVALLO
SOLDATO BLU
IL GIARDINO DEI FINZI...

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"il seguito di 'Brancaleone' annovera momenti memorabili; il Cinema italiano volava altissimo"

 

 

Dopo aver invocato la Morte Incarnata per sbaglio, il cavaliere noto con il nome di Brancaleone da Norcia giunge a patti con la stessa per avere un trapasso che gli renda gloria. Tutto ha inizio salvando un infante... Lino Toffolo (doppiato) è il traduttore che conosce mille lingue (fra cui quello dei "campanelli") il linguaggio dell'Africa: in questo modo  L'ARMATA BRANCALEONE  nella persona del suo condottiero apprende di trovarsi a Ostia, fuorché in Terra Santa alla volta di "Gerosilemme", come predicava il leader spirituale nella quale ci si era imbattuti nel capitolo uno del personaggio inventato dalla sagacia ineguagliabile di Age e Scarpelli. Ancora Monicelli in regia per un secondo capitolo molto più ricco del primo, a iniziare da un cast al top: a Gassman si aggiungono infatti: Villaggio (lo scudiero infaticida), Proietti ("un Dannato", ma anche il "Santo", e che doppia pure La Morte), Celi, la Sandrelli (una Strega) e il "lebbroso". Qui si inventa poi uno dei momenti culto del cinema italiano di tutti i tempi: i due dialoghi di Brancaleone con la Morte: momento di cinema altissimo, che prima in uno scenario da grandguignol ammonisce il "duce" e i pochi scalzacani dei "suoi" sopravvissuti al primo eccidio. La Morte compare nell'iconografia dell'epoca: con falce e mantello, invocata dallo stesso protagonista, in un monologo di Gassman a metà tra farsa e teatro Alto ("fosti tu a invocarmi!", "s-sono cose che si dicono..."). Rispetto al prototipo si vira al "fantasy" introducendo gli elementi soprannaturali con l'avventurosa "missione" di riconsegna del putto, "previa ricompensa" che ne condensa tutti gli aspetti (il viaggio, la sfida tra cavalieri). Altro momento visionario: il dialogo con gli appesi sull'albero degli impiccati. Finale spettacolare nel deserto, col duello con La Morte (la più bella Morte del Cinema) con sacrificio che strappa una lacrimuccia. Quando il Cinema italiano volava altissimo. [FB]

 

di M. MONICELLI, CON V. GASSMAN, P. VILLAGGIO, S. SANDRELLI, COM/AVV, USA, 1970, 120', 1.85:1