F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<  ROYA    BEVERA    VESUBIE    AZUR 1    AZUR 2    PAILLON 1    PAILLON 2    AZUR 3    AZUR 4    ESTERON    VAR    TINéE  >

 

 

GORGES DE LA VESUBIE
SAINT-JEAN-LA-RIVIèRE
DURANUS
LANTOSQUE
COL DE DURANUS
VALLON DE LODA

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UTELLE
MADONE D'UTELLE
COL BOLLENE-VESUBIE (TURINI)
ST-MARTIN-VESUBIE
COL ST-MARTIN
MADONE DE FENETRE

<    5/8    6/8    7/8    8/8

P R O F I L O

   
 

"Menton-Turbie-Trinité-St André-Tourrette-Levens-Duranus-SJL Riviere-Utelle-Madone d'Utelle"

 

 

 <SEGUE  ...in vista del Santuario (foto 5). L'interno contiene ex-voto dei pellegrini riconoscenti e accanto troviamo quella che parrebbe a prima vista un'osteria: non ci sono fontane nei paraggi (solo quella a Utelle) ma non credo che i gestori possano negarci un bicchiere d'acqua. Ci troviamo su di un plateau, una vera e propria terrazza naturale (?) di proporzioni veramente importanti e -se si esclude il Santuario- praticamente spoglia (foto 6). Posizionata sul crinale tra tre valli: Vesubia, Var e Tinea, regala veramente sensazioni di onnipotenza a chi la raggiunge dopo tanto pedalare. I contorni di questa sono brulli e paiono sospesi nel vuoto, affacciati sullo sprofondo che a sud guarda verso la foce del fiume Varo (foto 7) al confine tra Nizza e Cagnes-sur-Mer (zona St-Laurent-du-Var). La cornice montuosa che cinge il perimetro intorno al Santuario della quale si può godere nelle giornate di cielo particolarmente terso, rappresentano senza dubbio una delle gite più appaganti che si possono fare in questa parte della Francia del Sud. Tutta quest'area lascia davvero la sensazione folle possa essersi prestata a zona di atterraggio nei tempi in cui mitologia e storia erano tutt'uno, e la costruzione di un Santuario qui non farebbe che avvalorare questa tesi. Proseguendo la strada asfaltata che procede ancora per qualche centinaio di metri (almeno 500) contrappuntata dalle paline che segnano nella stagione nevosa i confini di questa e la quota del manto bianco (foto a lato) va a concludersi poco oltre un chiostro (foto 8) dov'è una mappa-meridiana con le cime più alte del circondario. Qui, alte antenne dominano la cosiddetta "crete de la Madone". Dopo aver rifiatato e dopo esserci rifocillati, non resterà che ripiegare quindi verso Utelle, sempre che non si voglia proseguire ulteriormente la gita con una digressione nella vallée de la Tinée, oltreppasando il tunnel alle porte del villaggio. [FB]

 

LG (MENTON->) 75 KM (TOT 150) - SL (UTELLE->) 8 KM - H 1167 MT - PN <10% - D+ 2168 MT - GIRO 8H - CAT 'D'