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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"con lo spaghetti western sulla via del tramonto, giunge, inevitabile, la parodia"

 

 

Ricongiuntosi col fratello che aveva preso il posto dello sceriffo locale nell'attesa di ricongiungersi alla banda, un pistolero noto come "mano destra del Diavolo", incappa in alcuni mormoni minacciati da un prepotente... Ricordate il finale ridanciano di  DJANGO UNCHAINED  forse? Quentin Tarantino dimostra di consocere molto bene "Lo Chiamavano Trinità", e non solo per averne utilizzato il tema musicale (anche Franco Micalizzi fa il "verso" a Morricone) ma già in precedenza aveva avuto modo di citarne i vezzi (ricordate il gesto che fa "Landa" quando dice all'attrice: "metti il tuo dito qui"?). Se la "strana coppia" formata da Bud Spencer (l'orso) e Terence Hill (la volpe) farà molta strada da questo film in avanti, lo stile "sganassoni e risate" non è che abbia mai incontrato il mio personale interesse: l'imperturbabilità dei due e soprattutto l'infallibilità preclude qualunque minima drammatizzazione necessaria e mai accessoria per il genere western; pensiamo ad esempio ad un  PER UN PUGNO DI DOLLARI  senza la catarsi che vede lo "straniero senza nome" patire la passione e risorgere. Fuor di dubbio che questo primo filmetto, infantile e fracassone (il finale "da parrocchia" lascia basiti per pochezza e faciloneria) si sia comunque ritagliato nel genere una sua significativa nicchia. Lo spaghetti western era ormai proteso al tramonto e la parodia (di cui questa pellicola ne è esempio) giungeva di conseguenza. Dialoghi sagaci ("quello ha detto che nostra madre è una vecchia bagascia..." "ma è la verità!" "aì, ma non è vecchia!") salvano solo in parte dalla noia (e dagli zoom!) con il primo scontro con "il Messicano", l'energumeno violento che approfitta del pacifismo dei mormoni, finendo male incappando nel gigantesco Bud ("non vi ho detto che loro due appartengono ad un'altra confessione: quella che rispondono al credo dell'occhio per occhio, dente per dente") e Farley Granger nel ruolo del villain. [FB]

 

di E. B. CLUCKER (E. BARBONI) CON T. HILL, B. SPENCER, F. GRANGER, WESTERN, ITALIA, 1970, 106', 1.85:1