F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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THE TRUMAN SHOW
APRILE
A BUG'S LIFE

TRAIN DE VIE
PAURA E DELIRIO A LAS VEGAS
SOLDI SPORCHI

DARK CITY

CUBE
OMICIDIO IN DIRETTA
NIGHTWATCH
LA SOTTILE LINEA ROSSA
COSė RIDEVANO
MY NAME IS JOE
LA LEGGENDA DEL PIANISTA...

SALVATE IL SOLDATO RYAN

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"geniale trasposizione dell'Olocausto, pių compatta di quella targata Benigni"

 

 

C'era una volta, nell'estate del 1941, la deportazione degli ebrei nei campi di concentramento. Il matto del villaggio in cui giunge la notizia, ha un'idea balzana ma a suo modo geniale: allestire un finto treno di deportati e intraprendere un impossibile viaggio verso la salvifica Palestina. Ma prima occorre far diventare credibili gli ebrei che dovranno interpretare gli ufficiali tedeschi, i quali prendono seriamente la loro parte... Forse anche pių meritevole de  LA VITA č BELLA  trattando il medesimo argomento con lo stesso registro fiabesco-leggero, "Train de Vie" č anche meno ruffiano e soprattutto, capace di [EVIDENZIA LO SPOILER] sferrare a freddo un pugno nello stomaco nel finale ultimo, niente male! Ma si sa, la cattiveria non fa bene agli Oscar. Come nell'altra pellicola va dato atto del coraggio degli autori di aver messo in piedi un film sulla tragedia dell'Olocausto senza i soliti piagnistei (alla Spielberg, per intenderci) ma deragliando sul piano ironico, cercando di trovare il comico nell'orrore. "Gliel'ha lasciato fare! Dio li ha lasciati fare! Un giorno noi viaggeremo nello spazio": dietro il farfugliare del matto del villaggio, possiamo leggerci qualcosa in pių? Esilarante l'ebreo comunista che vuole arringare lo sparuto gruppetto, o il commando di inconsapevoli guastatori che cercano di fermare il treno, i colpi di culo scambiati dal rabbino per "miracoli di Dio", lo scambia tra il finto e il falso tedesco sul "pericolosissimo treno fantasma di ebrei comunisti!", o ancora la modifica all'uniforme per salire di grado. Bonissima l'attrice che interpreta la bella del gruppo, e generosa ad offrirsi nature in favore di mdp. Valore aggiunto le musiche di Goran Bregovic anche se fn troppo chiassose. L'amore che vince sulle ideologie (e la divisione in etnie) č il messaggio che veicola il rumeno Radu Mihaileanu che si sarebbe poi confermato con il buon  IL CONCERTO  come abile narratore. [FB]

 

[ID] di R. MIHAILEANU, CON L. ABELANSKI, C. HARARI, COMMEDIA/DRAM, ROMANIA, 1998, 98', 2.35:1