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THE TRUMAN SHOW
APRILE
A BUG'S LIFE

TRAIN DE VIE
PAURA E DELIRIO A LAS VEGAS
SOLDI SPORCHI

DARK CITY

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LA LEGGENDA DEL PIANISTA...

SALVATE IL SOLDATO RYAN

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"Peter Mullan regala un ritratto di uomo credibile che crea empatia nello spettatore"

 

 

Un passato da alcolista che ormai è per lui acqua passata, un uomo di mezza età vive con il sussidio di disoccupazione improvvisando qua e la piccoli lavoretti, siano questi rinfrescare un appartamento e fissare la tappezzeria, e cose così. Inizia a frequentare un'assistente sociale e le cose paiono mettersi davvero bene, tanto che nel tempo libero mette tutta la restante passione nell'allenare una squadretta di calcio. Una di queste leve del pallone è un ragazzo che aveva avuto problemi di droga che deve ancora sistemare... Indubbiamente un bel film. Il "Joe" di "My Name is Joe" è un Peter Mullan in stato di grazia, che regala un ritratto credibile di un uomo che vorrebbe lasciarsi il passato alle spalle grazie ad una vita tutta nuova, nel suo modo particolare di vivere con ottimismo, e che dovrà giocoforza tornare sui suoi passi. Inevitabile che scatti nello spettatore una natura empatia verso quest'ultimo. Alla regia c'è l'impegnato Ken Loach, il quale accorda tutta l'orchestra in funione della sua "voce solista". Il protagonista è un buono che solo la bottiglia può incattivire, e un "giusto", uno che vorrebbe che la sua redenzione fosse riverberata a chi gli sta intorno. Si spiega così la passione che lo prende al cuore per le sorti del ragazzo padre che contrae un debito con il boss locale del traffico di droga. Lo spirito del sacrificio del protagonista [EVIDENZIA LO SPOILER] non riesce ad espletarsi, per paura di perdere la compagna (ottima Louise Goodall, pur nella schizofrenia del suo personaggio. L'ambientazione proletaria (Glasgow) vera costante del cinema di Loach non è quella più "borghese" del conterraneo Leigh, ed è ovvia conseguenza dell'interesse di un autore figlio di operai, che ha sempre avuto a cuore le sorti della categoria. Mullan, lanciato sempre da Loach sette anni prima, avrebbe dato ancora buona prova di sé come attore con Brad Anderson e come regista di  MAGDALENE  [FB]

 

[ID] di K. LOACH, CON P. MULLAN, G. LEWIS L. GOODALL, DRAMMATICO, UK, 1998, 105', 1.85:1