F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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GLI ARISTOGATTI
VENGA A PRENDERE UN CAFFé
M.A.S.H.
BRANCALEONE ALLE CROCIATE
L'UCCELLO DALLE PIUME...
INDAGINE SU UN CITTADINO...

I DIAVOLI
IL CONFORMISTA
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UN UOMO CHIAMATO CAVALLO
SOLDATO BLU
IL GIARDINO DEI FINZI...

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"un Bertolucci pensato per la tv, ma transitato anche nelle sale d'essai dopo la prima veneziana"

 

 

Fa ritorno al paese natio, un giovane viene informato da una donna riguardo l'assassino del padre, antifascsta, e mai conosciuto, ucciso alle spalle mentre era a teatro. Costei, che era stata l'amate del genitore, lo spinge a ritrovarlo. Ma non sarà per nulla facile in un "paese di vecchi e di pazzi.... e di vecchi", apertamente ostili a lui che è agli occhi loro la goccia d'acqua di suo padre. Qualcosa non quadra... Contemporaneamente al grande film con Trintignan e la Sandrelli, Bernardo Bertolucci dirige per la televisione "Strategia del Ragno", liberamente tratto da Borges ("Tema del Traditore e dell'Eroe") coprodotto dalla RAI (evidentemente ancora non di proprietà dei partiti politici, evidentemente) e distribuito anche nelle sale d'essai nella stessa annata, dopo aver goduto di una "prima" a Venezia. Dialoghi in presa diretta (come sempre per Bertolucci) che però non sempre appaiono chiari, intelleggibili, fotografia di Storaro, che sembra faccia qui le prove generali con il regista per i due capolavori, vere pietre miliari del nostro cinema, di prossima realizzazione, ma un andamento ancora disunito e una troppo ridondanza che vuol farsi lezione. Proprio come sarà nel suo film più ambizioso, il regista si dimostra già affascinato dalle tradizioni e dalle "piccole cose" (il salame, il vino) di un mondo rurale, di quel popolino italiano prima dell'industrializzazione di estrazione contadina, semplice e per questo facile a cadere della trappola delle dittature. Quel mondo che avrebbe ancora esplorato in quel sottovalutato  LA TRAGEDIA DI UN UOMO RIDICOLO  titolo con il quale condivide la costruzione di atipico giallo che va in accumulo di tasselle di un complesso puzzle (dall'attentato fallito al Duce, alla presunta rappresaglia contro il padre del protagonista). Alida Valli notevole come sempre, Giulio Brogi una sorta di Lo Cascio ante-litteram. Nei titoli scorrono le tele di Ligabue. [FB]

 

di B. BERTOLUCCI, CON G. BROGI, A. VALLI, T. SCOTTI, DRAMMATICO, ITALIA, 1970, 98', 1.33:1