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"non un altarino al fondatore della Apple"

 

 

Jobs, dopo essersi separato dall'ex compare, lancia personalmente sul mercato la sua risposta al rivale... "Steve Jobs" è un film di Danny Boyle basato sulla figura di "illuminato" che ebbe l'idea di trasformare il computer in un "bene di consumo emozionale", slacciandosi dal vecchio socio Bill Gates per fondare una sua azienda. Quest'ultima, sarebbe diventata poi la famosa "Apple", se non proprio in grado di battere la concorrente ma ponendosi come un'alternativa, pur molto più costosa. Qui è al centro della vicenda narrata proprio la "scommessa" di Jobs e il suo fregarsene della competizione sul fattore-prezzo, puntando tutto sul look accattivante, ma anche sulla migliore stabilità del sistema operativo. Ciò nonostante, Boyle non erige un altarino al protagonista, anzi mostra senza pietà le disastrose anteprime che l'hanno visto (come il rivale) a cercare di giustificarsi da figuracce di merda epocali, con il prodotto presentato che manifestava già lì disastrosi bug di sistema. La figura del protagonista ha qui il volto di Michael Fassbender che troviamo qui affiancato alla segretaria tuttofare di Kate Winslet, mentre Katherine Waterston riveste il ruolo dell'ex fidanzata verso la quale l'uomo non vuole risconocere la parternità della figlia avuta con lei, subendo anche gli attacchi da parte della stampa. Emerge la figura di un uomo bisognoso di un controllo praticamente "totale" di tutto quanto gira intorno alle sue "creature", derivante -si vedrà- dall'abbandono in giovane età dai genitori naturali. Ad un certo punto, il film si posiziona quasi sulle coordinate di un  KRAMER CONTRO KRAMER  (anche se qui non si tratta di una disfida sull'affidamento della prole, ma di un riconoscimento) tra le difficoltà e fortune alterne della nota azienda creata da Jobs e una sorta di pacificazione che puntulamente avverrà. Un film che punta anche troppo sul pur bravo attore protagonista. [FB]

 

[ID] di D. BOYLE, con M. FASSBENDER, K. WINSLET, S. ROGEN, K. WATERSTON, BIO, UK, 2015, 120', 2.35:1