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"in larga parte, nulla di nuovo sul versante della storia, ma il messaggio sociale è importante"

 

 

Autista di taxi ha un solo scopo: intercettare un dipendente dell'azienda produttrice di un'app smartphone... Nel secondo episodio della "Quinta" volta della serie inglese  BLACK MIRROR  prodotta dalla Endemol va in scena una situazione certo non nuova: l'empasse creato dal sequestratore e l'ostaggio che tiene sotto tiro e le forze dell'ordine. In tutto questo si insinua ovviamente la componente 'distopica', data in questo caso dalla "connessione planetaria", cosa già ampiamente messa in atto nella nostra realtà, dove chiunque può essere rintracciato (lo stesso guru supremo delle nuove tecnologie, uno che ha anche in uso la "modalità-Dio") dove l'FBI detiene i "profili" di ogni soggetto in relazione a quanto postato dagli stessi sui social network (minaccia che è già realtà, come sa da tempo chi ragiona ancora con la propria testa e non gli va di restare mero ostaggio della tecnologia). Per i delusi da quest'ultima stagione sarà la riprova, dopo l'episodio introduttivo, di un ripiegare degli sceneggiatori ad un futuro che è talmente imminente dal già tradursi nell'oggi. Lo "stallo" potrà essere, riguardo le richieste del protagonista, dall'intervento del vate che ha -da quanto si dice- "reso le persone dipendenti nell'uso di un app", creando il mcguffin che avrebbe dato il via alla vicenda narrata. Senza voler spoilerare, capiamo ben presto di cosa si tratti e cosa abbia spinto una persona mite ad un gesto tanto per lui estremo e dalle conseguenze imprevedibili. Gli attori sono bravi e si crea quella empatia necessaria per instaurare la partecipazione emotiva dello spettatore, ma a "Smithereens" manca quella 'zampata' invece in uso ad altre puntate della serie britannica. Capitolo a parte per il messaggio sociale che viene qui veicolato molto chiaramente: "brutte teste di cazzo, lo volete capire che quando si guida non si paciocca con il cellulare per leggere le cazzate che i cazzoni come voi vi scrivono?!". [FB]

 

[ID] DI J. HAWES, Con A. SCOTT, D. IDRIS, T. GRACE, DRAM/FANT, USA, 2019, 70', 2.35:1