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"l'Amarcord di Nanni Moretti"

 

 

Politico di punta del Partito Comunista, ancora in stato confusionale a seguito di un incidente di percorso, si ritrova tra le mani il destino della partita più importante: devo guardare a destra e tirare a sinistra... "Palombella Rossa" vede Nanni Moretti fa i conti con le sue origini: la militanza nel vecchio PC (acronimo che non sta per "personal computer") e -ancor prima- con la sua infanzia di bambino sportivo. E' l'Amarcord del regista romano: tutto giocato su alternanza tra presente e passato: durante la partita di pallanuoto, ancora in panchina, prima sogna l'orco-istruttore di nuoto che aveva da piccolo, ed è assalito poi da una crisi di panico ("non c'è l'acqua alta! giocaaa!" urla l'allenatore dal bordo). Memorabili il "marcabudavari-marcabudavari-marcabudavari" cadenzato come un mantra dall'allenatore Silvio Orlando, lo schiaffo alla giornalista impicciona e superficiale ("ma come parliii??? le parole sono importantiiii!"). Nanni recupera addirittura i suoi primi super8. Compare in un cameo una giovanissima e ancora angelicata Argento. Spettacolare è l'incontro con il ciellino ("io sono contento che tu esista, tu sei contento che io esista?" "NO!") respinto con sdegno, ma ancor più lo deve essere stato quello con il padre di Asia. Clamorosamente in anticipo su quello che sarebbe passato alla storia come "lo schiaffo di Piazza Navona" ai dirigenti della Sinistra, Moretti muove già quelle critiche che, inascoltate, avrebbero condotto la sinistra italiana al disastro definitivo. Struggente, poetico, geniale nella sua ardita metafora politica, anche ricco di battute (amare) e situazioni divertentissime, con un finale felliniano che guarda a 8 & 1/2. Piovani azzecca il tema portante (una triste filastrocca) ma più di tutto resta una stonatissima "E ti vengo a cercare" del regista al dibattito elettorale, che assume qui tutt'altra valenza. Non torneranno più le merendine di quand'ero bambino, il brodo di pollo di quand'ero malato... [FB]

 

di E CON N. MORETTI, S. ORLANDO E A. ARGENTO, DRAMMATICO, ITALIA, 1989, 89', 1.85:1