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MYSTERY TRAIN

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T R A I L E R

   
 

"primo divertente film a episodi per Jim Jarmusch"

 

 

Due giovani turisti giapponesi, lei entusiasta lui depresso, giungono da Yokohama a Memphis. Con il treno! Lei è una fan sfegatata di Elvis e sono diretti a "Graceland" dov'è la sua casa. Nella stessa pensione che li ospita, c'è una donna appena rimasta vedova, in attesa di essere rimpatriata con la salma, che vivrà un'esperienza extrasensoriale. E ci sono poi tre balordi pasticcioni rapinano un emporio e si danno alla fuga. I destini di costoro si incroceranno in una pulciosa pensione dove non tutti realizzeranno i propri sogni... "Mystery Train"  è il primo film a episodi di Jim Jarmusch ("Far from Yokohama" "A Ghost", "Lost in Space") esilarante sin dal dialogo che vede lei sfogliare un catalogo che si è costruita, dove la foto del suo mito "Elvis" è affiancata e paragonata -per somiglianza- ad antichi re giapponesi, Buddha, persino a Madonna (!) Nicoletta Braschi recita, pardon "strilla", in italiano, qui assai più somigliante ad un fumetto che alla rampante manager che per qualcuno ha avuto un buon ruolo nell'irretire Benigni per trasformarlo nell'inutile cosa che sappiamo oggi. Dopo essersi fatta rifilare un sacco di riviste inutili, in una tavola calda, viene avvicinata da Tom Noonan che le racconterà "a very funny story" ("dice che ha visto Elvis vent'anni fa, che l'ha pagato per darmi questo pettine?"). Il terzo e ultimo frammento vede protagonista l'ex leader del gruppo dei "Clash", Joe Strummer, soprannominato "Elvis", un nero e uno Steve Buscemi che anticipa il personaggio dello sfigato de  IL GRANDE LEBOWSKI  In un certo senso, questa pellicola di Jarmusch anticipa il pulp che sarà di Tarantino. Intrigante ed azzeccatissima la colonna sonora di John Lurie, con Marc Ribot alla chitarra. Memphis deve essere un coacervo di mattarelli ("quasi tutti a Memphis hanno dato un passaggio al fantasma di Elvis"). Se odiate i silenzi odierete il film, se non ci fate caso potrebbe diventare il vostro cult. [FB]

 

[ID] di J. JARMUSCH,  COn M. NAGASE, Y. KUDOH, N. BRASCHI, S. BUSCEMI, GROTT, USA, 1989, 106', 1.85:1