F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 8 0        1 9 8 1        1 9 8 2        1 9 8 3        1 9 8 4      1 9 8 5        1 9 8 6        1 9 8 7        1 9 8 8        1 9 8 9        >

 

●●●

...L'ULTIMA CROCIATA
RITORNO AL FUTURO 2
...BARONE DI MUNCHAUSEN
LA GUERRA DEI ROSES
KIKI'S DELIVERY SERVICE
CROCEVIA DELLA MORTE

THE KILLER
ORE 10: CALMA PIATTA
THE ABYSS
SOCIETY
LENINGRAD COWBOYS
PALOMBELLA ROSSA
LA FIAMMIFERAIA
SESSO BUGIE E VIDEOTAPE

MYSTERY TRAIN

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"la solitudine può generare mostri"

 

 

Un alienante lavoro alla catena di montaggio di una fabbrica di fiammiferi, una famiglia silente, un mare di aspirazioni frustrate: la vita solitaria da donna di mezza età, bruttina stagionata che non pare però mai perdersi d'animo, anche quando resta incinta dopo un rapporto con una carogna che si illude di sposare... Kati Outinen, da qui in avanti, presenza quasi fissa dei lavori di Aki Kaurismaki. Ogni volta che le cose sembrano buttare bene per lei, finiscono poi tragicamente. Dopo aver fatto un'insperata "conquista" in discoteca (nelle balere restava -per così dire- "in panchina") verrà infatti scambiata o almeno umiliata come fosse una prostituta, pagata la mattina con un bigliettone sul comodino. In questo sta la cifra stilistica del film dell'autore finnico. La solitudine devastante di Iris può essere equiparata alla condizione nella quale la  CARRIE  di King/de Palma si riverberava fuori della famiglia (viene schiaffeggiata dal padre/patrigno per aver "osato" acquistare un vestito più elegante della sua tenuta anonima). Sullo sfondo dei tumulti di Pechino, e delle cronache dei viaggi del Papa ("dopo il recente giro della Scandinavia, resta solo Montecarlo, Malta e Andora...") trasmesse in tv, la sua vita in famiglia è quella di una ragazza invisibile, o peggio ancora di una serva. Nello stesso anno dei  LENINGRAD COWBOYS  questo è un film molto diverso, agli antipodi, glaciale, tant'è che agli innocui antieroi, musicisti sui-generis dal buffo ciuffo si contrapporrà, bene o male [EVIDENZIA LO SPOILER] un'assassina. L'attrice non è certo una bellezza, ma il regista la riprende alterandone l'aspetto, facendola sembrare piacente, appetibile, in relazione alla positività interna (altro parallelo con l'eroina kinghiana) ma imbruttendola nella deriva rancorosa/vendicativa. "La Fiammiferaia" è un film di silenzi, dove si rifugge all'effettaccio, e a parlare sono principalmente gli sguardi. [FB]

 

[TULITIKKUTEHTAAN] di A. KAURISMAKI,  COn K. OUTINEN, DRAMMA, FINLANDIA, 1989, 66', 1.85:1