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T R A I L E R

   
 

"pare ricalcare il canovaccio di un 'Anonimo Veneziano' ma con un gusto estetico ben superiore"

 

 

Ad un maturo professore che ha appena inventato un linguaggio per immagini rivoluzionario per i PC, viene diagnosticato un virus che attaccherà il suo cervello e lo porterà in breve alla morte. In un bistrot conosce una giovanissima bellezza che coinvolge in quella che parrebbe un'ultima meravigliosa avventura d'amore... "Io sono l'avventura" risponderà alla ragazza: una Sophie Marceau splendida, nudissima (tanto è passato da quando era nel "tempo delle mele") a fare la danza dei sette veli al Casinò (anzi: lo strip dei sette veli) mentre predice in rima e legge nel pensiero degli avventori (sputtanandoli di fatto, portandone alla luce le peggiori perversioni). In un'altra scena la vediamo uscire dalle acque quale novella Afrodite, ma vestita, per denudarsi appena guadagnata la riva. "Odio i matrimoni: la gente che si mette assieme per dilaniarsi l'un l'altro" fa dire Zulawski al suo alter ego, dimostrando ancora di non essersi lasciato alle spalle i suoi fantasmi, del resto dirà che "il linguaggio per computer che ho inventato ha più avvenire di me". Affabulare è la parola d'ordine e, complice il tumore al cervello galoppante, il protagonista diventa progressivamente dislessico e dialoghi paiono usciti da uno spettacolo di Bergonzoni. In questa pellicola che chiude con gli anni '80, emergono tutti i pregi e difetti dei film di Andrej Zulawski emergono agli occhi di tutti: teatralità esasperata, logorrea nei dialoghi sempre arzigogolati, eccesso, psicanalisi urlata (entrambi i comprimari hanno il trauma dall'infanzia) nudità... O lo si ama o lo si odia normalmente, ma in questo caso "Le mie notti sono più belle dei vostri giorni" finisce per collocarsi esattamente in magico equilibrio. Gli addetti dell'albergo sembrano usciti dalla fantasia di un Lynch, o di un Fellini. Bella la musica di Andrej Korzynski che veste bene il mélo di una storia d'amore che pare ricalcare il canovaccio di un "Anonimo Veneziano", ma con un gusto estetico ben superiore. [FB]

 

[ID] di A. ZULAWSKI, CON J. DUTRONC E S. MARCEAU, DRAMMATICO, FRANCIA, 1989, 110', 1.85:1