F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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L'UOMO CHE NON C'ERA
A.I.
LA PROMESSA

LA PIANISTA
ALì
IN THE BEDROOM

LA STANZA DEL FIGLIO
LUCIA Y EL SEXO
BLACK HAWK DOWN
MOULIN ROUGE
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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

Uno scrittore incontra e ama quella che sembra protagonista dei suoi romanzi. Scocca la passione travolgente ma l'uomo finisce sempre più vittima delle sue ossessioni. La solitudine che è la sua condanna? Vedendo "Lucia Y el Sexo" viene voglia di lasciar baracca e burattini e partire seduta stante per la Spagna (dove la pellicola è girata, tra Madrid e l'isola di Formentera) dove le ragazze sono le più facili della Terra. Ma si tratta solo di una delle tante facce di un film che pure esplora l'elaborazione del lutto. Con spruzzate di erotismo (la sequenza con protagonista la figlia dell'ex attrice hard è in questo senso piuttosto efficace) un romanticismo un po' di maniera e immagini surreali (l'uomo di fango) il regista procede sul doppio binario di realtà e immaginazione che finiscono spesso per incrociarsi confondendo i due piani. Ci sono parecchi spunti buoni ma che paiono irrisolti non riuscendo a riannodarsi compiutamente nella cervellotica sceneggiatura. Accantonando per comodo una lettura razionale su improbabili scherzi del destino che mettono a contatto tutti i personaggi, si può imbastire un'ipotesi basandosi sugli elementi onirici e psicanalitici di cui la storia è infarcita. Chiarendo che solo un genio dell'inconscio come David Lynch riuscirebbe a gestire coerentemente tutti i passaggi (e con i risultati che sappiamo) si può riflettere sull'elemento attraverso cui "Lucia" passa da una realtà all'altra (il "buco"-fenditura nella roccia, in prossimità del Faro sull'isola fluttuante) per penetrare direttamente nell'inconscio del suo uomo: un mondo interiore dove personaggi di fantasia convivono con la sua sfera intima. La tesi è che sesso e famiglia sono cose ben distinte e antitetiche e che sia l'istinto a decidere. Diretto con una discreta mano da Julio Medem, si lascia seguire anche se con sguardo distaccato. Generosissime Paz Vega e Elena Anaya. Titoli finali che scorrono al contrario, musica tra Rota e Piovani. [FB]

 

[ID] di J. MEDEM, CON P. VEGA, T. ULLOA E N. NIMRI, EROTICO, SPAGNA, 2001, 128', 2.35:1, VOTO: 7