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T R A I L E R

   
 

"un uomo solo al volante: one-man-show di Tom Hardy, estremo, ma francamente è un po' poco"

 

 

Un uomo è al volante, guida in autostrada di notte. Mentre viaggia disdice al telefono una serie di appuntamenti, lui che è capo cantiere di una ditta di costruzione. Se nelle conversazioni è estremamente accomodante e gentile, si nota nelle pause che la tensione accumulata sta diventando insostenibile... "Locke" è un film inglese che si ambienta quasi interamente nell'abitacolo di un'auto. Troviamo Tom Hardy, non nuovo a performence estreme dopo  BRONSON  mentre viaggia verso il figlio che sta per dargli un'amante occasionale. "Ho preso la mia decisione" è quello che dice alla moglie, ai colleghi, al suo capo. Quest'ultimo la prende male e gli comunica a malincuore che deve lincenziarlo in tronco. Lui sembra prenderla con filosofia, poi un collega gli dice: "ti conosco da tanto tempo e non ti ho mai sentito fare tante cazzate in così poco tempo". Stesso dicasi quando confessa candidamente alla moglie il tradimento e il perché del suo viaggio. Chiaro che sta nascondendo qualcosa a tutti, spettatore compreso. Se i monologhi che intesse con il padre morto, rivelano un livore tremendo ("vorrei venire lì da te e tirarti fuori col piccone! sai come sarebbero contenti all'inferno di non averti più tra i coglioni!", e ancora: "i Locke sono sempre stati della grandi merde, ma io l'ho ripulito il cognome!") lo one-man-show di Hardy fila diritto verso una chiusa che non soddisfa alcuna delle domande che lo spettatore si pone. Certo, si parla di abbandono e sensi di colpa, ma il cinema esige un tributo maggiore, tanto ci si aspetta che da un momento all'altro il film deflagri. Vediamo in pratica da capo al fine il volto di Hardy mentre scorrono su di lui le luci dei lampioni dell'autostrada, dei fari delle auto che incrocia, delle insegne luminose. Prafrasando il mitico Adriano de Zan avremo a dire: "un uomo solo al volante". Ma per il sottoscritto è un po' poco e alla fine ci si chiede se non si è perso solo tempo. [FB]

 

[ID] di S. KNIGHT, CON T. HARDY, DRAMMATICO, UK, 1994, 99', 2.40:1