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"clone di 'Alien', negli abissi"

 

 

L'equipaggio di una base sul fondo dell'oceano, lì per trovare miniere da depredare, scopre per caso il relitto di una nave russa. Condotta una cassaforte all'interno del loro sottomarino, ci trovano poca roba: un videotape enigatico e una bottiglia di vodka. In tre hanno la bella pensata di berci dietro e mal gliene coglierà: un'orrenda e irreversibile mutazione genetica trasforma i loro rimasugli in una creatura organica.... Ricordo bene l'anno in cui uscirono d'amblé "Leviathan" di Cosmatos e il kolossal di Cameron, entrambi accomunati dall'ambientazione sottomarina e dal contatto con "l'Altro". E le similitudini non si fermano qui, ma è con un'altra pellicola che il confronto si fa serrato, al limite del plagio: c'è il piccolo gruppo tipo-equipaggio-Nostromo, l'infetto che ci lascia le cuoia liberando una parte dell'essere, l'impossessarsi di quest'ultimo per accrescere di stazza, un essere letale  DI ORIGINE SCONOSCIUTA  (la presenza di Weller non è casuale) il contesto claustrofonico, la conta dei cadaveri, e il "piano" ("lo attiriamo nel bassofondo e lo spariamo... in mare!"). Non è difficile immaginare quale sia il film di riferimento. Si strizza comunque anche l'occhio alle mutazioni di orrore innominabile e lovecraftiano de  LA COSA  Il cast è un po' sbilanciato in favore di Weller e Crenna: due volti cosciuti, a differenza dei restanti. Qualche ingenuità di troppo (Crenna, il medico di bordo che interrogando il computer e non ottenendo risposte, chiede al terminale di formulare "ipotesi") qualche battutaccia (a proposito del videtape: "è un video a luci russe!") non inficierebbero il risultato, non restasse -a visione ultimata- la sgradevole sensazione di aver visto un remake di  ALIEN  con meno soldi e soprattutto 10 anni di ritardo. Persino i corpi inglobati che implorano di essere uccisi e un pupazzo che non vale certo la creatura di Giger. Della trama si è detto, e il finale è da pesci in faccia! [FB]

 

[ID] di J. P. COSMATOS, CON P. WELLER, R. CRENNA, FANTA-HORROR, USA, 1989, 94', 2.35:1