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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"ci sarebbe voluto il Mel Brooks dei tempi d'oro"

 

 

In un futuro distopico che vede Sarah Palin Presidente degli Stati Uniti (ahaha) a pochi mesi dalle nuove elezioni che la vedono svantaggiata, il suo entourage opta per inviare un nero sulla Luna per farla risalire nei sondaggi. Costui, sul suo lato oscuro, ci trova una colonia nazista pronta alla rivincita con l'arma definitiva..! Peccato che  In pratica, hanno preso la tecnologia (fondali, navi spaziali, orpelli vari) squisitamente retrò (ma il retaggio veniva a dire il vero dai primi cartoni di... "Nembo Kid", per dirla alla maniera fascista) che aveva reso possibile  SKY CAPTAIN AND THE WORLD OF TOMORROW   e ci hanno fatto "Iron Sky". Udo Kier è un gerarca spaziale. Il nero definito "subumano" dalla maestrina bona (Julia Dietze, una che ha di suo un bell'appeal) verrà prontamente "arianizzato" dall'immancabile mad-doctor. L'idea sarebbe fulminante e il sottotesto politico si legge non tra le righe, ma tra i tralicci dell'Enel: la Palin si fa scrivere il discorso dai nazisti (!) del resto l'addetta alla sua campagna è una ninfomane guerrafondaia ("il vecchio trucco del pompino d'addio, funziona sempre!"). Fosse stato tutto nel dialogo che si scambiano due soldati sfogliando Playboy e commentando ironicamente la mancanza dei peli nelle pin-up, "al limite se li hanno, somigliano ai baffi del nostro Fuhrer!". Chaplin travisato e riscoperto dalla "biondina" ("prendeva in giro il Fuhrer!") ma dobbiamo fare i conti con una trama troppo demente, e dialoghi troppo inconsistenti. Resta la soddisfazione del personaggio della Palin (quella vera correva all'election day facendosi riprendere mentre sparava ai cervi) che vedendo il cielo coperto di navi naziste, sbotta: "ora sono un Presidente in guerra: i presidenti che iniziano una guerra al primo mandato, vengono sempre rieletti!", e qualche richiamo a  GUERRE STELLARI  nel look dei piloti nazi e i richiami post-wagneriani nello score. Poteva essere qualcosa di memorabile. Peccato. [FB]

 

[ID] di T. VUORENSOLA, con J. DIETZE, C. KIRBY, U. KIER, COM/FANT, FINLANDIA, 2012, 110', 2.35:1