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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"pianificare da un librino una trilogia, già in partenza, era una pazzia"

 

 

Prima degli eventi aventi protagonista il nipote Frodo, ad Hobbitville, un giovane Bilbo si vide arbitrariamente scelto da Gandalf per una "eroica missione" al fine di aiutare i "nani" a rientrare nel proprio regno, piantonato da un feroce drago sputafuoco. La nuova "compagnia" così formata percorre strade già note... "Troppi nani!". Lo dice anche il Bilbo di Freeman. C'è il nano-Robin-Williams. il nano-Tomas-Millian, il nano-"Scialpi" (no, quello è un elfo, il capo degli elfi). Sorvolando sul brutto vizio tutto italiano di cambiare le voci ai personaggi (ho riconosciuto Gandalf alla terza apparizione) "Lo Hobbit, Un Viaggio Inaspettato" non può che definirsi una cocente delusione, con Jackson al posto di Guillermo del Toro, che probabilmente avrebbe avuto modo di aggiungere veramente qualcosa di nuovo alla passata, sontuosa, trilogia. La cura-Spielberg deve avere devastato il talentuoso regista neozelandese che già nel precedente  AMABILI RESTI  aveva non poco deluso. Forse anche per recuperare il tempo perso (?) dalla produzione, sembra che qui tutto quanto volga al risparmio (anche le musiche sono riciclate) per far più veloce, l'invadenza della computer graphics rende tutto finto, di plastica, e di conseguenza: tutto ciò che era epico, si sgonfia, si appesantisce, si affloscia. Ricordate lo scontro con il "troll" nelle miniere di Moria? Qui abbiamo uno scontro con ben tre di questi gargolia, ed è sufficiente un effetto luminoso di Gandalf per metterli a cuccia (!) Ed è un peccato, perché quanto il buon Peter ritrova la mano, si respira nuovamente un po' di meraviglia fantasy: "Radagast il Bruno" che cavalca una slitta trainata da conigli, il passaggio in mezzo alla battaglia dei Giganti di Pietra e il salvataggio delle aquile. Ma tre sequenze sono poche a salvare un film inutilmente prolisso, dal fallimento. Quello di Tolkien è un librino per bambini, e pianificare da questo una trilogia, era una pazzia... [FB]

 

[ID] di P. JACKSON, con C. FREEMAN, I. MCKELLEN, R. ARMITAGE, FANTASY, NUOVA ZELANDA, 2012, 2.35:1